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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Sanità, il PD predica, ma il Governo Meloni investe per rafforzare il SSN


Prendiamo atto delle dichiarazioni odierne della segretaria del PD, Elly Schlein, che davanti all'Ospedale Alto Vicentino di Santorso ha affermato:
"Difendiamo la sanità pubblica dai tagli e dalla privatizzazione della destra che governa".
È quantomeno paradossale che proprio il Partito Democratico, responsabile dei tagli al Servizio Sanitario Nazionale durante i suoi governi, ora si erga a paladino della sanità pubblica.
Per amore di verità, va sottolineato che il definanziamento della sanità è stato il risultato di una politica di contenimento della spesa pubblica, spesso motivata da vincoli europei e crisi economiche, più che da un orientamento ideologico specifico.
Tuttavia, non si può negare che la tendenza a ridurre i fondi per la sanità sia stata più marcata proprio durante i governi di centro-sinistra o in momenti di emergenza economica gestiti da esecutivi tecnici.
Organizzare un comizio davanti a un ospedale raccontando una versione parziale dei fatti, che ignora ciò che è stato fatto negli ultimi dieci anni da vari governi tecnici e di centro-sinistra, è pura disonestà intellettuale.
Non dimentichiamo che sotto questi governi il definanziamento della sanità ha raggiunto circa 37 miliardi di euro.
Per questo, suonano stonate le promesse di aumentare i fondi, se non sono accompagnati da un'onesta autocritica sulle scelte del passato. È tempo di superare slogan e passerelle elettorali, e di lavorare concretamente per rafforzare il nostro sistema sanitario. 
Sono sicuro che l’impegno del Governo e di chi ha ruoli apicali in Fratelli d’Italia, sia per una sanità pubblica più forte e più equa come dimostrano le risorse aggiuntive significative stanziate dal Governo Meloni nell'ultima legge finanziaria, un segnale concreto del nostro impegno per rafforzare la sanità pubblica dopo anni di tagli. Difendere il diritto alla salute significa agire con coerenza, non riscrivere la storia per convenienza politica.

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