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Schio, quando l’odio diventa cultura. Scriveva "saprei cosa fare alle destre". Diventa il consulente storico dell'amministrazione Marigo

C on crescente sconcerto assistiamo all’ennesima scelta inaccettabile dell’amministrazione Marigo e dell’assessore alla Cultura Marco Gianesini, che ha deciso di concedere nuovamente il patrocinio a Ugo De Grandis, personaggio già noto per essere stato condannato per diffamazione e per essersi visto chiaramente riconoscere da un tribunale non come uno storico, ma semplicemente come un “appassionato di storia”. Inoltre il De Grandis ha più volte usato i social per diffondere odio politico. Non opinioni, non provocazioni: odio. È arrivato a scrivere “massa pochi”, riferendosi alle 54 vittime dell’eccidio di Schio, uccise da un gruppo di partigiani comunisti, auspicando che gli esponenti della destra odierna facciano “la stessa fine” di quei detenuti massacrati nelle carceri cittadine.  Non stiamo parlando di mezze frasi o interpretazioni. Sono parole gravi, pubbliche, inequivocabili. E nonostante tutto questo, l’amministrazione guidata da Cristina Marigo continua a offrire spazi, pat...

Pietre d'Inciampo a Schio, Alex Cioni: “Ricordare tutti per superare le divisioni e per guardare finalmente oltre”

Come annunciato durante la campagna elettorale da Cristina Marigo, l'Amministrazione Comunale intende avviare l'iter per il posizionamento in città di alcune Pietre d'Inciampo, un progetto simbolico e significativo per preservare la memoria storica delle vittime del nazismo. Tuttavia, non più tardi del 2019, la stessa Marigo – allora vicesindaca nella giunta Orsi – come esponente della maggioranza non si era opposta alla bocciatura della proposta sulle Pietre d'Inciampo, scatenando un vivace dibattito.

«Non mi sorprende questa iniziativa della Marigo, che sembra avere la necessità di distinguersi da Orsi, cercando di compiacere ancor più di quanto fece il suo predecessore i cattocomunisti scledensi» – esordisce il capogruppo di Fratelli d'Italia Alex Cioni.
Comunque, nel merito dell'iniziativa, Fratelli d'Italia non si oppone, ma con una precisazione: «Le persone che si vogliono commemorare con le Pietre d'Inciampo furono vittime di un periodo bellico caratterizzato da una drammatica guerra civile tra italiani i cui torti e le cui ragioni sono consegnate alla storia. Contestualmente non possiamo ignorare che la nostra città ha vissuto anche l'Eccidio di Schio, in cui 54 persone furono uccise da un gruppo di partigiani comunisti mentre erano rinchiuse nel carcere cittadino in attesa di essere scarcerate» - spiega Cioni. 
«Pur non opponendoci all'iniziativa, mi permetto di ricordare che una proposta significativa come la cittadinanza onoraria alla dottoressa Anna Vescovi, è stata accantonate durante lo scorso mandato. Lo stesso vale per la commemorazione dell'Eccidio di Schio, oggi relegata a un ricordo privato, quando invece dovrebbe essere promossa ufficialmente dalla città».

Questa selettività nelle scelte commemorative solleva in Fratelli d'Italia dubbi sulla reale volontà di affrontare la storia con spirito di verità e condivisione. «Concediamo comunque al sindaco il beneficio del dubbio, confidando che su questa questione voglia agire diversamente dal suo predecessore. Per noi il messaggio da dare ai posteri deve essere chiaro: non ci sono vittime di serie A e di serie B. A nostro avviso solo così possiamo costruire una memoria che unisca la comunità anziché dividerla in estenuanti polemiche che non portano a nulla» - conclude Cioni.

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