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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Asili nido. La consulta boccia la legge della Regione Veneto che favoriva i veneti, mentre in trentino si danno più soldi ai migranti a discapito degli italiani

 

COMITATO PRIMANOI: "SIAMO AL COSPETTO DI UNO STATO CHE DISCRIMINA I SUOI CITTADINI PER FAVORIRE GLI ULTIMI ARRIVATI"
 
Non poteva che creare una selva di reazioni polemiche la bocciatura della Consulta della normativa varata dalla Regione Veneto che istituiva per gli asili nido una via preferenziali basata sulla residenza ininterrotta dei genitori per 15 anni nella regione.
Nel merito della questione entra pure Alex Cioni, portavoce del comitato vicentino di cittadini PrimaNoi, impegnato nel contrasto dell'immigrazione selvaggia e delle politiche di accoglienza dei richiedenti asilo, accusando la Consulta di "essersi fatta trasportare da un'impostazione ideologica che non tiene conto dei bisogni emersi nel territorio in questi ultimi anni. Comunque, -prosegue Cioni- è evidente che ci sono alcuni articoli della Costituzione italiana che andrebbero aggiornati per renderli più coerenti con le sfide del nostro tempo, visto che quando è stata scritta non esistevano le problematiche odierne connesse all'immigrazione".
PrimaNoi poi fa presente che mentre la Consulta boccia la legge del Veneto, la Provincia autonoma di Trento si è impegnata proprio in questi giorni di stanziare quattro milioni di euro a sostegno degli investimenti a favore della crescita e dell’occupazione, prevedendo però punteggi aggiuntivi alle imprese costituite da migranti e richiedenti asilo. Il che vuol dire che nella misura in cui l’impresa richiedente sia costituita esclusivamente da migranti, o richiedenti asilo, il contributo possa aumentare di 10 punti percentuali.

"Troviamo quantomeno singolare che i giudici boccino la legge del Veneto considerandola discriminatoria per i migranti, mentre in trentino si scrivono leggi che favoriscono apertamente e senza vergogna gli stranieri a discapito degli italiani -sottolinea Cioni. Siamo al cospetto di un vero e proprio paradosso culturale e politico prima che giuridico e ad un cortocircuito normativo finalizzato ad una visione cosmopolitia e multiculturale che produce solamente tensioni sociali e culturali. Se coloro che affrontano queste questioni levassero i paraocchi di questa ideologia immigrazionista, si renderebbero conto pure loro dell'urgenza di invertire la rotta. Per il bene nostro e degli stessi stranieri" - conclude il portavoce di PrimaNoi.

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