Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Negozi aperti anche a Pasqua? Anche no!

APERTURE DEI NEGOZI A PASQUA – ALEX CIONI (PDL): IL RITORNO ALLA REGOLAMENTAZIONE NON CONTRASTEREBBE CON LE NORMATIVE EUROPEE
Le festività Pasquali si avvicinano ma centinaia di lavoratori non potranno godere del ponte di Pasquetta visto che alcuni centri commerciali della provincia di Vicenza resteranno aperti in ossequio alla normativa sulla liberalizzazione degli orari e delle aperture dei negozi.

Alex Cioni, membro del Coordinamento provinciale del Pdl vicentino, rammenta che è solo del mese di dicembre la notizia attinente la bocciatura della Corte costituzionale relativa ai ricorsi di alcune regioni (tra cui il Veneto), contro il decreto “Salva Italia” nella parte in cui stabilisce la liberalizzazione delle aperture dei negozi.

“Un Governo legittimato dai cittadini ancora non c’è e dubito che possa nascere a breve – spiega l’esponente del Pdl –, tuttavia, sarebbe auspicabile che il nuovo parlamento appena insediatosi si occupi al più presto di questo argomento individuando soluzioni più equilibrate e di buon senso. Tra l’altro, ad un anno dall’entrata in vigore della normativa, la liberalizzazione non ha sollecitato la crescitaoccupazionale né ha rilanciato l'economia così come avevano annunciato i gurudel liberismo economico”.

Cioni ritiene che buona parte dei Paesi europei hanno una legislazione molte simile a quella italiana prima della riforma voluta dal Governo Monti, perciò - è il suo ragionamento – “opporsi alla liberalizzazione selvaggia per ritornare ad un regime di aperture domenicalie festive regolamentato, non è solo giusto per difendere quel che rimane di una visione comunitaria della vita, ma non è neppure in contrasto con le tanto enfatizzate normative europee”.



L'addetto stampa

Articoli più letto dell'ultimo mese