Il declino avanza

LA GRAVITA' DELLA CRISI ECONOMICA SFUGGE A BERSANI-GARGAMELLA E A TUTTA LA SINISTRA
"La gravita' della crisi economica in cui versa l'Italia sfugge purtroppo alla maggioranza delle forze politiche, impegnate in un balletto di dichiarazioni irreali, di mosse e contromosse opportunistiche, di tatticismi irresponsabili". Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi.

"Tutto questo - riprende - avviene mentre milioni di italiani soffrono sempre di piu' i morsi della crisi economica, con migliaia di aziende grandi e piccole costrette a chiudere i battenti, con le famiglie che sempre di piu' soffrono dell'impossibilita' di far quadrare i conti, con la percezione crescente da parte di tutti di un impoverimento che ci attanaglia e che deprime la nostra speranza nel futuro".

"Di fronte alla drammaticita' della crisi economica e all'urgenza che s'insedi un governo capace di assumere immediatamente provvedimenti efficaci, il Pd - accusa Berlusconi - rovescia sul Paese i propri ritardi, la propria invidia sociale, il proprio odio verso chi ha di piu', tutte le proprie contraddizioni inseguendo esplicitamente un accordo di governo con il movimento di Grillo".

"Indifferente ai contenuti del programma economico del Movimento Cinque Stelle, il Pd di Bersani antepone, come sempre, i propri interessi di partito a quelli del Paese", dice ancora il leader Pdl.

"Anche se la prospettiva perseguita da Bersani non approdera' a nulla, o mettera' seriamente a rischio gli interessi dell'Italia, si continua a ignorare la realta' dell'Italia e i numeri emersi dalle recenti elezioni politiche. In questo quadro davvero sconfortante - riprende - essendo stata respinta irresponsabilmente dal Pd la nostra ripetuta disponibilita' a farci carico delle responsabilita' di garantire un governo al Paese, noi ci chiamiamo fuori da ogni trattativa di spartizione delle principali cariche istituzionali".

"Ci auguriamo solo - conclude - che l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica non avvenga nello spirito di occupazione di tutte le istituzioni democratiche, cosi' come avvenne dopo le elezioni del 2006".

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