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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Blackout, Fabbrica Alta, plateatici e servizi agli anziani: le proposte di Fratelli d’Italia per il Consiglio comunale di fine luglio

Per il prossimo Consiglio comunale di fine luglio, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha depositato due interrogazioni e due mozioni su temi che riguardano la vita quotidiana dei cittadini e il buon funzionamento dei servizi pubblici. 
La prima interrogazione riguarda i gravi blackout dei giorni scorsi che hanno colpito le contrade del Tretto e Monte Magrè. 
"Le famiglie sono rimaste senza luce anche per oltre 30 ore – spiegano i consiglieri Alex Cioni e Gianmario Munari – mettendo a rischio, in particolare, anziani e malati che dipendono da dispositivi salvavita, come riportato da alcune testimonianze". 
I consiglieri chiedono se il Comune abbia interloquito con il gestore elettrico e con i proprietari dei boschi per garantire una manutenzione preventiva della vegetazione. 
“Il maltempo non può più essere un alibi – aggiungono – serve un tavolo stabile tra Comune, cittadini e tecnici, e una campagna informativa per i residenti e i proprietari terrieri. La collina va valorizzata anche garantendo servizi essenziali come l’elettricità”.


La seconda interrogazione punta a fare chiarezza sul responso dello IUAV sulla Fabbrica Alta, definito dal Sindaco “migliore del previsto”, aprendo così la strada a un possibile percorso di recupero e valorizzazione dell’immobile. 
Nel testo dell’interpellanza, il gruppo di Fratelli d’Italia sottolinea come la Fabbrica Alta e l’area ex Lanerossi costituiscano un unico sistema urbano, sociale e culturale, che non può essere affrontato a compartimenti stagni.
Cioni e Munari chiedono all’Amministrazione comunale con quali modalità si intenda presentare ufficialmente, anche ai consiglieri comunali e alla commissione competente, lo studio elaborato dallo IUAV, e quale sia il cronoprogramma previsto o ipotizzato per l’avvio del percorso di recupero della Fabbrica Alta. Chiedono inoltre di conoscere i prossimi passaggi amministrativi e progettuali previsti, anche alla luce delle dichiarazioni rese alla stampa dal Sindaco.

Tra le mozioni, FdI riporta in aula l’esenzione del canone COSAP per i plateatici riservata agli esercenti che scelgono di valorizzare la città promuovendo eventi sociali e culturali. 
La proposta – già sperimentata con successo ad Arzignano – è stata aggiornata tenendo conto delle osservazioni dei gruppi di maggioranza e prevede l'avvio di una fase di sperimentazione tra maggio e settembre del 2026, con il coinvolgimento della commissione competente e delle categorie economiche interessate. 
"Non ci interessa la visibilità - ci tiene a precisare il capogruppo Cioni - ma che le buone idee diventino fatti concreti. Chi governa la città ha ora l’occasione di dimostrare coerenza, votando nel merito della proposta, non in base a chi la presenta".
La seconda mozione chiede invece l’attivazione dell’organo di vigilanza sull’accordo con l’IPAB La C.A.S.A., previsto dalla delibera comunale del 2020 e mai costituito nel primo anno del nuovo mandato. Questo collegio, composto da rappresentanti della maggioranza e della minoranza, ha il compito di verificare l’andamento dei servizi agli anziani, tra cui pasti caldi a domicilio e monitoraggio assistenziale. “Una mancanza grave a cui bisogna porre rimedio – secondo il consigliere Munari – perché trasparenza e controllo nei servizi alla persona sono la base di una buona amministrazione”.

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