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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Blackout al Tretto e Monte Magrè: presentata interrogazione in Comune. FdI Schio: Questi blackout provocano importanti disagi per le famiglie e rischi per le persone fragili


I lunghi blackout che hanno colpito nei giorni scorsi, e anche questo pomeriggio, le contrade del Tretto e la zona di Monte Magrè, a seguito dei temporali dei giorni scorsi, finiscono all’attenzione del Consiglio comunale. 
I consiglieri di Fratelli d’Italia, Alex Cioni e Gianmario Munari, hanno presentato un’interrogazione al Sindaco (clicca qui) per chiedere chiarimenti su quanto accaduto e per sollecitare un intervento strutturale su un problema che si ripresenta con troppa frequenza. 
"Le famiglie del Tretto sono rimaste senza elettricità anche per più di 30 ore – spiegano Cioni e Munarie in alcuni casi sono stati messi a rischio anziani e malati che dipendono da apparecchiature salvavita".

I due consiglieri chiedono di sapere se il Comune abbia avviato interlocuzioni con il gestore della rete elettrica e con i proprietari dei terreni boschivi, e quali accordi siano in essere per la manutenzione della vegetazione nei boschi.
“Pur sapendo che molte competenze ricadono su altri enti, il Comune ha il dovere di farsi parte attiva e svolgere un ruolo di regia tra i soggetti coinvolti, senza continuare a usare il maltempo come alibi perenne – sottolineano – perché l’intensità dei fortunali estivi non è più un’eccezione, ma sta diventando la norma. Serve alzare il livello di attenzione e soprattutto di prevenzione”.

Tra le richieste anche l’apertura di un tavolo di confronto tra Comune, gestore della rete e cittadini delle zone collinari, oltre all’attivazione di iniziative informative per sensibilizzare i proprietari dei terreni boschivi sugli obblighi di manutenzione: “Valorizzare davvero la collina – concludono Cioni e Munari – significa anche garantire servizi essenziali. E la continuità dell’energia elettrica, oggi, lo è a tutti gli effetti".

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