Durante il Consiglio comunale di lunedì sera, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha deciso di ritirare la mozione che proponeva l’introduzione di una riduzione o esenzione del canone di occupazione del suolo pubblico (COSAP) per i pubblici esercizi che si impegnano a valorizzare la città con eventi culturali e sociali, rinunciando all’installazione di slot machine e garantendo l’accesso ai servizi igienici anche ai non clienti.
“Quella mozione era frutto di ascolto e confronto diretto con alcuni esercenti del centro e non solo – dichiara Alex Cioni, capogruppo FdI – che guardano con interesse a progetti come quello avviato ad Arzignano. La proposta era concreta e sostenibile, in quanto chiedeva di premiare chi investe nella vitalità urbana, nella socialità e nella bellezza dello spazio pubblico”.
Nonostante alcune riserve, i due consiglieri di Fratelli d’Italia intendevano accogliere l’emendamento della maggioranza, riconoscendo in esso un primo passo utile per andare incontro alle esigenze dei pubblici esercizi che, ogni giorno, rendono più vivo e fruibile il centro storico — una zona che purtroppo vive una sofferenza crescente e sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia, i toni del comunicato stampa diffuso dalla maggioranza prima della discussione, nel quale si accusavano i consiglieri proponenti di ignorare i processi amministrativi e di arrivare fuori tempo massimo, non hanno certo favorito un dialogo istituzionale sereno, e l’intervento in aula del consigliere del Movimento 5 Stelle, Marco Vantin, ha ulteriormente compromesso ogni possibilità di confronto.
“Abbiamo ritirato la mozione – spiega Cioni – perché i toni provocatori usati in aula dal consigliere Vantin hanno reso impossibile un confronto sereno. Non si può pensare di lavorare insieme mentre si accusano pubblicamente le minoranze di non conoscere la materia o di fare pura propaganda. È un approccio arrogante e fazioso, che dimostra la scarsa capacità di relazionarsi in modo costruttivo con chi ha idee diverse”.
“Ciò che a noi interessa – ribadisce Cioni – è che le cose vengano fatte. Non ci interessa rivendicare la primogenitura, ma non siamo disposti a essere presi in giro da una maggioranza che è abituata a mistificare i fatti. Se davvero l’amministrazione stava già lavorando al tema, ben venga. Ma si abbia almeno l’onestà intellettuale di riconoscere che è stato il nostro intervento a far emergere la questione”.
"Chi è abituato a governare con gli slogan e a confondere il dissenso con l’ostilità, dovrebbe ricordare che l’umiltà istituzionale non si scrive nei comunicati, si dimostra nei fatti" - chiosa il consigliere Gianmario Munari.