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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Alex Cioni (FdI): “Il civismo della Marigo? Una coperta di Linus che isola Schio dal resto del territorio”


A margine delle polemiche seguite alla partecipazione di alcuni esponenti della giunta Marigo a un incontro pubblico organizzato da Fratelli d’Italia sul tema della sicurezza a Thiene, interviene il capogruppo di FdI a Palazzo Garbin, Alex Cioni.

"Lungi da me alimentare retroscena o giochi di palazzo che non ci appartengono. È però evidente che, con un partito come il mio saldamente oltre il 30% a livello nazionale e vicino al 40% in Veneto, le imminenti elezioni regionali rappresentano uno spartiacque che conferma la centralità di Fratelli d’Italia nel panorama politico.
Detto questo, non intendo entrare nelle dinamiche interne alla maggioranza che guida l’amministrazione scledense, anche se fa certamente riflettere il fatto che alcuni suoi esponenti di punta sembrino oggi guardare con simpatia a Fratelli d’Italia in vista delle Regionali. Il tutto mentre la nostra opposizione al civismo in salsa 5 Stelle che governa la città è sempre stata limpida, coerente e confermata dal lavoro svolto in questo primo anno di mandato.
Ciò che mi sorprende è la reazione del sindaco, infastidita dalla presenza di alcuni suoi assessori a un incontro pubblico dedicato a un tema di grande rilevanza come la sicurezza. 
In teoria, proprio questo dovrebbe rappresentare il senso autentico del “civismo” a cui lei stessa fa riferimento, ovvero la capacità di confrontarsi con tutti, senza pregiudizi né schemi ideologici rigidi. O forse il civismo della Marigo è solo una facciata autoreferenziale che nella pratica si traduce nel dialogo solo verso sinistra? 
Vale la pena ricordare che nel novembre 2023 la stessa Marigo ha partecipato a un corteo organizzato a Schio dai collettivi dell’estrema sinistra del centro sociale Arcadia e ha concesso il patrocinio comunale, partecipando di persona a un convegno con ospite principale la senatrice Guidolin del Movimento 5 Stelle. Con ogni evidenza in quelle occasioni, l’equidistanza civica tanto proclamata è venuta meno.
Per come la vedo io, però, il punto vero è un altro: il civismo secondo Marigo è diventato una camicia di forza per Schio. Una città che ha bisogno di una visione chiara, di una direzione definita, di interlocuzioni politiche vere a livello provinciale e regionale. Invece, per Marigo, il civismo è una sorta di coperta di Linus, un feticcio rassicurante che forse le dà conforto nei momenti di difficoltà, ma che, nei fatti, sta isolando Schio e l’intero Alto Vicentino da ogni dinamica politica seria e costruttiva".



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