VICENZA, CLAUSOLA ANTIFASCISTA. SOLIDARIETA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI SCHIO A SILVIO GIOVINE. ALEX CIONI: "BENE HA FATTO GIOVINE A RIPORTARE LA QUESTIONE DENTRO UN PERIMETRO DI BUONSENSO GIURIDICO"


In relazione alle polemiche che stanno interessando l’Amministrazione comunale di Vicenza, colpevole di aver abolito la clausola antifascista dal regolamento comunale, interviene Alex Cioni, consigliere comunale scledense tra i fondatori di Fratelli d’Italia in provincia di Vicenza e storico esponente della Destra vicentina.
“Eravamo al cospetto di una norma di stampo sovietico che personalmente avrei bocciato anche se l'avessero proposta in funzione esclusivamente anticomunista – sottolinea Cioni. Una clausola incostituzionale e liberticida sfoderata dall’ex sindaco di Vicenza Achille Variati per accarezzare i vecchi e nuovi arnesi dell'antifascismo militante vicentino. Ha fatto bene Silvio Giovine a riportare questa questione dentro un perimetro di buonsenso giuridico prima che politico”.
Il consigliere comunale scledense ricorda che a Schio “prevalse il buonsenso e l’equilibrio quando la sinistra radicale provò con una mozione in consiglio comunale ad inserire nel regolamento la medesima clausola, trovando però la ferma opposizione della maggioranza civica guidata da Valter Orsi che non può certamente essere accusata di simpatie destrorse o fascistoidi: “Il polverone sollevato dalle sinistre è tanto ridicolo quanto ampiamente previsto, mentre le minacce all’assessore Giovine, cui va la mia piena solidarietà, sono la dimostrazione più cristallina della viltà d'animo di certi soggetti che si riconoscono nella sinistra che va dal Pd, fino agli scappati di casa del centro sociale Bocciodromo".
Secondo l'esponente della Destra vicentina, le polemiche di queste ore "sono stucchevoli e contribuiscono ad alimentare la già precaria credibilità della politica agli occhi dei cittadini, ormai assuefatti ad assistere ad uno sterile quanto inconcludente gioco delle parti".

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