Questione IMU ex area Lanerossi in zona industriale. Il lavoro di indagine avviato l’anno scorso dal Consigliere di PrimaSchio Alex Cioni ha avuto esito positivo: la proprietà ha dovuto pagare il tributo non versato tra il 2018 e il 2019 su uno dei due capannoni. la partita per il consigliere però non e’ ancora chiusa

Un caso più unico che raro. Il lavoro di indagine avviato dal consigliere Alex Cioni un anno fa, è stato essenziale per portare un pò di quattrini nelle casse dell'ente pubblico, dopo che la proprietà dell'area ex Lanerossi aveva indebitamente richiesto e ottenuto la riduzione del 50% dell'imposta IMU su dei fabbricati dichiarati inagibili. Grazie alla segnalazione del consigliere, è stato quindi accertato che uno di questi capannoni inagibili veniva usato come deposito per numerosi veicoli. Un risultato indubbiamente degno di nota e tutt'altro che scontato per un consigliere di minoranza, per altro al suo primo mandato tra i banchi di Palazzo Garbin.
Pur tuttavia, la vicenda non sembra essere ancora del tutto chiusa. Il consigliere del CentroDestra fa sapere che il Comune ha proceduto con il recupero del tributo solamente per uno dei due capannoni, in quanto l'ispezione del luglio scorso ha riscontrato vuoto il secondo capannone: "Come testimoniano le fotografie scattate dagli agenti della Polizia Locale, dentro il perimetro della proprietà e a lato del fabbricato, sono stati trovati una trentina di corriere che presumibilmente si trovavano ricoverati dentro il capannone fino a poche ore prima dell'ispezione” – spiega il capogruppo di SchioCittà Capoluogo - PrimaSchio.
Con l’ultima interrogazione al sindaco, il consigliere aveva chiesto agli uffici del Comune di Schio di sapere se all'Agenzia delle Entrate esiste un contratto di locazione per questo secondo capannone, come in effetti è stato riscontrato per il fabbricato su cui è stato avviato il recupero del tributo: “Ho sollecitato ancora mesi fa gli uffici comunali affinché si attivassero per fare questo passaggio – sottolinea il consigliere comunale. Eppure, su questo specifico punto, permane un silenzio assordante. A domanda precisa non ho ricevuto alcuna risposta".

Sposando il principio caro alla maggioranza al governo della città, vale a dire regole uguali per tutti, Cioni fa sapere che mancano anche dei chiarimenti ai quesiti sulla certificazione antincendio: "Alla luce anche di questo aspetto, e al netto della soddisfazione personale per aver portato a casa un risultato utile per Schio, non posso affermare che la partita ad oggi sia del tutto conclusa".

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