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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, DISTRIBUTORI AUTOMATICI PER IL RIFORNIMENTO DEI SACCHI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI. LA PROPOSTA ARRIVA DAL CONSIGLIERE DEL CENTRO DESTRA ALEX CIONI E SARA' DISCUSSA NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE


Il capogruppo di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio Alex Cioni, ha depositato una mozione, sottoscritta anche dal consigliere comunale della Lega Luigi Santi, con la quale propone di installare in città dei distributori automatici per il rifornimento automatizzato dei sacchetti per la raccolta differenziata. 
Una proposta di estrema attualità considerato che dall'inizio dell'emergenza sanitaria, gli uffici comunali hanno dovuto riorganizzare i servizi al pubblico per le misure disposte al contrasto della diffusione del coronavirus, sospendendo perfino la fornitura dei sacchetti per la raccolta dei rifiuti.
“Ad oggi la sospensione è ancora in vigore e non si sa bene quanto terminerà, tanto che gli utenti sono autorizzati ad utilizzare i sacchetti acquistabili al supermercato" – spiega Cioni.
L'impossibilità di rifornirsi con i sacchetti del Comune, sta provocando un'anomalia che interessa in particolare i sacchi grigi per la raccolta del secco indifferenziato dotati di un codice abbinato alle utenze che serve per conteggiare il numero di sacchi che ogni famiglia produce annualmente, stimolando così i cittadini ad essere virtuosi producendo meno rifiuto da destinare al termovalorizzatore.
"E’ evidente – sottolinea il consigliere comunale di PrimaSchio – che per quanto riguarda il conferimento del rifiuto indifferenziato, quest'anno sarà impossibile quantificare il numero esatto dei sacchetti versati da ogni utenza durante i mesi di sospensione del servizio di fornitura, determinando con ogni probabilità un aumento del rifiuto secco non riciclabile che inevitabilmente finirà bruciato al termovalorizzatore di Cà Capretta”.
Una eventuale installazione dei distributori automatici, sistema fra l'altro già avviato in altri Comuni in accordo con gli enti predisposti alla gestione della raccolta dei rifiuti, “consentirebbe un evidente miglioramento del servizio che lo renderebbe più flessibile e aderente alle necessità della popolazione, in quanto – spiega Cioni - la modalità di ritiro dei sacchetti attraverso l’ausilio dei distributori automatici, sarebbe attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, e funzionerebbe come uno sportello bancomat, evitando così all'utente di recarsi in Municipio per altro in orario di lavoro”.
Un sistema automatizzato che per il consigliere “offrirebbe dei vantaggi anche per l'Amministrazione pubblica, permettendole una gestione efficace del magazzino e dei costi di fornitura dei sacchetti”.

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