Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Fratelli d’Italia: occasione persa sul futuro dell’area ex Lanerossi per le ripicche puerili della maggioranza

  N el corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione la mozione del centro sinistra dedicata al futuro dell’area ex Lanerossi tra via Carducci e via XX Settembre, un comparto strategico nel cuore del centro storico di Schio, da anni in stato di abandono e degrado. "Abbiamo ritenuto che la mozione fosse corretta nel suo impianto iniziale – ha spiegato Alex Cioni, capogruppo a Palazzo Garbin – perché mirava a definire, al di là di quanto prevede il TUEL in termini di competenze della Giunta su questa materia, le regole di ingaggio iniziali, cioè le condizioni politiche e operative da cui partire per affrontare un progetto di rigenerazione urbana di portata storica, non solo per la città di Schio ma per tutto l’Alto Vicentino". Fratelli d’Italia ha presentato e fatto approvare dai proponenti della mozione un emendamento che chiedeva di prevedere un confronto costante con le associazioni di categoria, i commercianti e le imprese...

Thiene/Schio, sparatoria tra zingari. Un morto.


IL COMITATO DI CITTADINI PRIMANOI E' PRONTO ALLA MOBILITAZIONE, "TOGLIERE LA CASA PUBBLICA ASSEGNATA AGLI HELT PER DARLA A DEGLI ITALIANI IN DIFFICOLTA'"


Dopo il grave fatto di sangue che ha visto coinvolti nel thienese due famiglie di zingari (Helt e Caris), il Comitato di cittadini PrimaNoi è pronto alla mobilitazione iniziando una campagna per "licenziare il programma di inserimento sociale voluto vent'anni fa dal Comune di Schio a beneficio dell'integrazione della famiglia Helt nel tessuto sociale locale".
In questi anni sono stati vari i componenti di questa famiglia che si sono resi responsabili di vari azioni criminose; la più nota, per come si svolse il fatto, fu quella commessa da Blu Helt assieme a Cris Caris, nella notte del 13 giugno del 2006 quando entrarono nella proprietà di Ermes Mattielli ad Arsiero. Il resto è storia nota.
L'elemento su cui pone ora l'attenzione il Comitato di cittadini, è il percorso di integrazione messo in atto a Schio i cui effetti per PrimaNoi sono "con ogni evidenza fallimentari e senza margini di recupero".
"Nonostante le vibranti proteste dei cittadini, nel 2009 il Comune di Schio si prodigò con l'Ater per assegnare un'abitazione ad alcuni appartenenti della famiglia Helt, -spiegano dal comitato-, operazioni messa in piedi in funzione di sostenere un fumoso e già velleitario progetto di integrazione, i cui fatti dimostrano essere fallito miseramente. 
E' impossibile integrare delle persone che non vogliono farsi integrare -proseguono- perché sono loro ad aver scelto di vivere di espedienti illegali e quindi ai margini della società".
Il Comitato si dice pronto a mettere in campo ogni forma di protesta, tra cui una petizione popolare, per invitare l'amministrazione comunale scledense a chiudere, qual'ora ancora esista, ogni tipo di rapporto e di collaborazione sociale con la famiglia Helt.
"Raccoglieremo le firme dei cittadini di Schio per fare pressione sul Sindaco Valter Orsi affinché a livello istituzionale siano attuati i necessari provvedimenti per giungere nel più breve tempo possibile alla rescissione del contratto locativo dell'appartamento assegnato agli zingari. La casa al Caile va data ad una famiglia di italiani in difficoltà, senza se e senza ma - sottolinea PrimaNoi- oltretutto quell'appartamento è divenuto il punto di riferimento per tutta la rete criminosa degli Helt tra cui con ogni probabilità anche per coloro che ieri hanno commesso l'omicidio. Non possiamo permettere che nelle nostre città continuino a bivaccare soggetti di questo genere per di più armati e pronti ad uccidere".

Articoli più letto dell'ultimo mese