I referenti del centro sociale Arcadia insultano una giornalista


PER ABBATTERLI NON C'E' BISOGNO DELLA RUSPA, BASTEREBBE LA COERENZA POLITICA

di Alex Cioni

Eccoli i "bravi" ragazzi del centro sociale Arcadia che qualcuno a Schio insiste nel definire un "gruppo culturale". 
Premetto che ammiro i giovani che si impegnano politicamente mettendoci la faccia ma qui siamo al solito teatrino di "soldatini" politici che pretendono di dare lezioni comportamentali all'universo mondo. 
Ragazzi e ragazze infarciti di stereotipi dai soliti cattivi maestri che insegnano con perizia la prassi dell'odio ideologico come metodo di contrapposizione politica ponendosi sull'altare dell'unica verità che conoscono: l'insulto e lo spregio dell'avversario politico. 
Ne so qualcosa in vent'anni di attività e di gratuite provocazioni da parte questi soggetti, ma Schio, la città solidale e tollerante, ha sempre perdonato tutto perché se sei dipinto come "l'uomo nero", cioé colui che non rinnega la propria storia politica, ti meriti qualche sputo in faccia se non proprio qualche legnata. 
Dall'alto della loro strafottenza e delle loro verità confezionate, pretendono di bacchettare volgarmente una giornalista perché nel suo Giornale scrive liberamente concedendo il diritto alla cronaca e il diritto all'esistenza a coloro che secondo gli attivisti di Arcadia non dovrebbero nemmeno avere il diritto di respirare. Del resto questi gruppi, spesso coccolati dalla sinistra moderata in salsa Pd, vomitano con regolarità sproloqui secondo i tipici canoni della scuola leninista-marxista. 
Non mi stupisce perciò quanto hanno scritto sui loro profili di Facebook contro la direttrice di Altovicentinonline, perché è nel loro modus operandi, così come lo è l'uso della violenza che spesso è nient'altro che uno sfogatoio che si tramuta in becero teppismo per truppe di frustrati. 
Sono i tipici elementi del politicamente corretto la cui tanto cianciata rivoluzione la fanno al riparo (spesso) di magistrati tolleranti e accondiscendenti verso ogni loro "marachella". Sono i tipici moralisti e i tipici democratici a corrente alternata sempre pronti a disturbare le manifestazioni e le iniziative della parte avversa allo scopo di impedirne l'agibilità oltre che la legittimità politica. 
Insomma, gracchiano come quei ragazzeti viziati che puntano i piedi strillando per avere dal papà il gioco esposto in vetrina. Questi sono i militanti dei centri sociali: a Schio non sono poi diversi da quanto si vede nelle cronache dei tg (in questi anni ne abbiamo avuto spesso prova), peccato che in città qualcuno si sia dimenticato quanto detto fino a pochi anni fa verso un gruppo che occupa con il benestare del Comune un edificio pubblico che inversamente potrebbe ospitare le tante associazioni che in città si dedicano veramente di cultura, di sport o di sociale. 
Ma anche il cosiddetto spirito civico ha le sue logiche politiche, per cui meglio tacere evitando di ribadire dei concetti politici chiari per non infastidire l'ala sinistra dell'eterogenea lista civica. 
Così Arcadia diventa una della tante associazioni culturali presenti in città al pari del Cai o del Gruppo Astrofili. Poi si dice che i politici al potere non fanno miracoli!.

Commenti