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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Profughi, abbiamo un governo imbecille


ESSERE CONTRARI ALL'ACCOGLIENZA SIGNIFICA ESSERE RESPONSABILI E NON COMPLICI DEL GOVERNO RENZI

Il comitato di cittadini che da quasi un anno è impegnato in provincia sul fronte del contrasto all'accoglienza di quelli che vengono definiti "sedicenti profughi", lancia un appello ai sindaci vicentini convocati dal Prefetto Soldà per discutere di una fattiva collaborazione delle Amministrazioni locali ad oggi quasi totalmente assente.
Per gli attivisti del Comitato PrimaNoi i sindaci devono invece "fare rete per non divenire complici di un Governo imbecille, devono sottolineare che la cosiddetta emergenza non riguarda i profughi ma esclusivamente i migranti economici quindi è il Governo che deve mutare radicalmente la propria politica sull'immigrazione, non i sindaci". 
Secondo i dati del Ministero "ai i primi posti nella classifica dei sedicenti profughi si trovano i nigeriani, i pakistani, i senegalesi, i bengalesi, ci sono pure i marocchini, insomma -spiegano dal Comitato- persone che utilizzano la Marina militare italiana come un taxi ma che non hanno diritti particolari da rivendicare come già le commissioni ministeriali dimostrano ogni giorno bocciando la gran parte delle domande di asilo".
La cronaca quotidiana di Vicenza e in particolare di Campo Marzo, ci dice che "stiamo allevando tante piccole bombe pronte ad esplodere quando questi ragazzi saranno buttati fuori dal programma di protezione ritrovandosi per strada senza più niente". 
Secondo PrimaNoi l'accoglienza diffusa e l'integrazione di questi soggetti è "una bufala che va smontata rifiutando la collaborazione con la Prefettura perché a Roma devono arrivare messaggi incontrovertibili utili a persuadere l'imbelle governo Renzi nel proseguire con questa insulsa politica dell'accoglienza". 
Il Comitato lancia una frecciata anche al Prefetto Soldà che a fine anno andrà in pensione: "Comprendiamo il ruolo istituzionale del prefetto obbligato a eseguire ordini dai suoi superiori romani, ma visto e considerato che tra qualche mese terminerà la sua carriera professionale, gli chiediamo un sussulto di dignità. La smetta di collaborare acriticamente con il ministero dell'Interno per riempire i Comuni di sedicenti profughi, ma si unisca ai sindaci della provincia vicentina -concludono gli attivisti del comitato di cittadini- aiutandoli a difendere i propri territori e con loro le centinaia di ragazzi che nel spacciarsi per profughi non si rendono conto di come le illusioni che li hanno portati in Italia presto si trasformeranno in incubi".

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