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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Profughi, il Governo vuole i migranti ospitati nell'ex caserma Cella di Schio


PROFUGHI: DAL GOVERNO INDICAZIONI PER I COMUNI SUI LUOGHI DOVE OSPITARE I MIGRANTI. PER ALTO VICENTINO LA CASERMA CELLA DI SCHIO
La Presidenza del Consiglio: "i comuni facciano la propria parte spontaneamente o interverremo"

(ANSA) VENEZIA, 1 APRILE - Arriva da Roma direttamente da Palazzo Chigi seguendo un iter decisamente insolito un'indicazione per i Comuni del Veneto relativa alle gestione dei migranti che certamente non mancherà di suscitare polemiche politiche infuocate. 
"Vista la carenza di posti letto, considerato che hotel e alberghi privati la loro parte la stanno facendo egregiamente - sottolinea la nota del Governo -, i Comuni predispongano anch'essi un'accoglienza dignitosa ai profughi". 

La velina, pubblicata su Governo.it, elenca una serie di Comuni che dispongono di edifici pubblici in disuso ma che secondo gli esperti di Palazzo Chigi "si possono convertire facilmente e con pochi soldi per adibirli ad una prima accoglienza coinvolgendo altresì le organizzazioni sociali e no-profit presenti sul territorio".

Per quanto riguarda l'alto vicentino gli Uffici del Governo hanno indicato su Schio l'ex caserma Cella di proprietà da vent'anni del Comune scledense, edificio però lasciato da anni in balia dell'incuria e del degrado ma che "ben si presterebbe ad ospitare i migranti provenienti dalle parti più disparate della vicina Africa", - oltretutto - prosegue la nota - "ci sono cooperative come Samarcanda o Primavera Nuova da tempo impegnate sul fronte delle politiche di inclusione sociale per i migranti che in questo momento vivono una fase di difficoltà per la mancata assegnazione di alcuni appalti che per tradizione venivano affidati alla loro riconosciuta professionalità". 

Ovviamente - chiude la nota - il Governo contribuirà economicamente per aiutare quei Comuni che risponderanno positivamente all'appello, mentre per quelli che non lo faranno "non si esclude un intervento d'autorità diretto della Presidenza del Consiglio al fine di persuadere le Amministrazioni renitenti e insensibili al dramma dei migranti".

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Buon 1 di Aprile a tutti gli scledensi...

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