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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

La prima casa non è un lusso

LA CANCELLAZIONE DELL'IMU SULLA PRIMA CASA NON E' UN REGALO AI RICCHI
"Il richiamo, stucchevole, alla necessita' di far pagare l'Imu sulle case di lusso e' frutto di una visione demagogica e volutamente distorta di questa tassa ingiusta per le famiglie e depressiva per l'economia. 
Solo il 7,2% del gettito Imu prima casa e' versato da contribuenti con reddito superiore ai 75 mila euro". 
Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ricordando che "nel maggio 2008 al primo Consiglio dei ministri il governo Berlusconi ha cancellato l'Ici, come si era impegnato a fare durante la campagna elettorale, mantenendola per le sole case di lusso (classe catastale A1), per le ville (classe A8) e per palazzi e castelli (A9) destinati a abitazione principale. E su questa linea intende rimanere".

"Si trattava di circa 52 mila unita' immobiliari con un gettito per il fisco di circa 72 milioni di euro. Sostenere che la cancellazione dell'Imu e' un regalo ai piu' ricchi -dice Brunetta- e' mistificazione della realta' e strumentalizzazione dell'incertezza e della preoccupazione che le famiglie italiane vivono per la riduzione del reddito disponibile e per la perdita di valore del loro piccolo patrimonio immobiliare a causa dell'Imu".

"Al contrario - prosegue - e' necessario aggiornare gli estimi catastali, per evitare le distorsioni che, uscite con l'Ici, sono rientrate con l'Imu del governo Monti. Non si spiega altrimenti il fatto che a Roma il versamento medio sia stato nel 2012 di 537 euro e a Milano di 292 euro. Non risulta infatti a nessuno che le famiglie di Roma siano due volte piu' ricche che a Milano".

"Nel 2008 sempre a Roma - conclude Brunetta - erano censite 2.156 case di classe A1, e' evidente che il loro numero potrebbe essere ben piu' alto. Siamo pronti a discutere sulle forme di tutela dei piu' deboli e a fare la nostra parte per condividere una corretta definizione di casa di lusso, non siamo pero' disponibili a far passare sotto silenzio il tentativo di chi getta benzina sul fuoco con dichiarazioni tanto inconcludenti quanto da incompetenti".

Il Mattinale

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