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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

1 maggio 2013

PRIMO MAGGIO, UN TEMPO ERA IL GIORNO DEDICATO AI LAVORATORI

Famiglia in relax. Per molti lavoratori solo un ricordo
Viviamo una stagione di crisi che non è solo economica ma di sistema e culturale, figlia (anche) di politiche dogamtiche eterodirette dai guru del liberismo economico che ci hanno fatto credere nel mito del consumismo e di valori incentrati nel mantra dell'individualismo. Il che ha dato ancor più valore ad uno stile vita il cui cinismo è riassumibile in questa locuzione latina: mors tua vita mea.  Il Primo di Maggio, secondo la tradizione, è la festa dei lavoratori.
Giorno di festa quindi ma giro per la mia città vedo discount, centri commerciali e supermercati aperti come se questi luoghi offrissero un servizio indispensabile come quello che garantisce un pronto soccorso di un ospedale.
E' il mercato bellezza! mi sento rispondere quando muovo alcune riflessioni critiche su una normativa (inserita un anno fa dal Governo Monti) che permette l'apertura festiva e domenicale in spregio ai bisogni più elementari di chi è costretto ad accettare - obtorto collo - un sistema che con i tempi che corrono è propedeutico a spremere come limoni i lavoratori e le lavoratrici: se ti va bene così altrimenti quella è la porta, ti dicono senza tanti peli sulla lingua.
Chi sostiene che le aperture domenicali e festive favoriscono i consumatori - e i consumi, ma su questo punto ci sarebbe da aprire un altro capitolo -, sono proprio coloro che il venerdì sera alle 17 terminano la propria settimana lavorativa avendo la possibilità di godersi il fine settimana con i propri cari: come al solito sono tutti bravi a fare i gay con il sedere degli altri.
Comunque sia, se fare la spesa la domenica o il Primo di maggio, così come a Santo Stefano o a Pasquetta è indispensabile, allora vorrei che fossero aperti in questi giorni anche gli uffici pubblici, le banche, le poste, gli asili e quant'altro possa dare un servizio utile ai cittadini. Poi ne riparliamo!
Alex Cioni

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