1 maggio 2013

PRIMO MAGGIO, UN TEMPO ERA IL GIORNO DEDICATO AI LAVORATORI

Famiglia in relax. Per molti lavoratori solo un ricordo
Viviamo una stagione di crisi che non è solo economica ma di sistema e culturale, figlia (anche) di politiche dogamtiche eterodirette dai guru del liberismo economico che ci hanno fatto credere nel mito del consumismo e di valori incentrati nel mantra dell'individualismo. Il che ha dato ancor più valore ad uno stile vita il cui cinismo è riassumibile in questa locuzione latina: mors tua vita mea.  Il Primo di Maggio, secondo la tradizione, è la festa dei lavoratori.
Giorno di festa quindi ma giro per la mia città vedo discount, centri commerciali e supermercati aperti come se questi luoghi offrissero un servizio indispensabile come quello che garantisce un pronto soccorso di un ospedale.
E' il mercato bellezza! mi sento rispondere quando muovo alcune riflessioni critiche su una normativa (inserita un anno fa dal Governo Monti) che permette l'apertura festiva e domenicale in spregio ai bisogni più elementari di chi è costretto ad accettare - obtorto collo - un sistema che con i tempi che corrono è propedeutico a spremere come limoni i lavoratori e le lavoratrici: se ti va bene così altrimenti quella è la porta, ti dicono senza tanti peli sulla lingua.
Chi sostiene che le aperture domenicali e festive favoriscono i consumatori - e i consumi, ma su questo punto ci sarebbe da aprire un altro capitolo -, sono proprio coloro che il venerdì sera alle 17 terminano la propria settimana lavorativa avendo la possibilità di godersi il fine settimana con i propri cari: come al solito sono tutti bravi a fare i gay con il sedere degli altri.
Comunque sia, se fare la spesa la domenica o il Primo di maggio, così come a Santo Stefano o a Pasquetta è indispensabile, allora vorrei che fossero aperti in questi giorni anche gli uffici pubblici, le banche, le poste, gli asili e quant'altro possa dare un servizio utile ai cittadini. Poi ne riparliamo!
Alex Cioni

Commenti

Anonimo ha detto…
Sono perfettamente in accordo con quanto scrivi; iIn effetti siamo stufi di queste festicciole inutili.
E si, se potessere lavorare nei gg festivi, molti lavoratori lo farebbero per poter avere altri gg liberi o guadagnare in straordinario.
Ormai la festa dei lavoratori non ha piu' alcun significato, lo poteva avere ai tempi delle miniere di carbone!
Io il 1° maggio ho lavorato in straordinario (Volontario!).
Anonimo ha detto…
Con Voi al 100%!
Un grande politico del secolo scorso (Andreotti) una volta aveva suggerito di trasformare la settimana in "ottomana"; 4 giorni di lavoro e 4 giorni di riposo.
Una idea geniale, pensate a famiglie con figli piccoli ed i genitori che si possono alternare ad accudirli e sarebbe la soluzione ai problemi di traffico, tempo libero e commissioni.
Io mi spengerei ancora piu' in la' con turni di 12 ore che dilazionerebbero in 4 i succitati problemi e sono sicuro che molti (se non tutti) vorrebbero aderire.
Naturalmente non per tutti i settori ed azinde sarebbe possibile, ma di sucuro sarebbe una svolta che tutti ci imiterebbero.
Rimarrebbero salve le ore medie di lavoro annuali attuali (circa 1800) lasciando liberi i volontari (io lo sarei)che, a fronte di una aumento di stipendio) intendano aumentarle (io personalemte le aumenterei di MOLTO).