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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio: quando la percezione di insicurezza diventa realtà. Ragazza segnala una molestia in orario serale dentro il parcheggio interrato.

Alla fine di luglio, una ragazza ha segnalato un episodio avvenuto nel parcheggio sotterraneo di piazza Borsellino. La ragazza, mentre stava tornando alla propria auto, è stata avvicinata da una persona di colore che, insistendo per ottenere denaro, le ha impedito di chiudere la portiera. 
Solo l’intervento di una persona le ha permesso di allontanarsi. Per fortuna non ci sono state conseguenze più gravi, ma indubbiamente si è trattato di un fatto che ha generato disagio e senso di insicurezza in chi lo ha vissuto.

Eppure, ogni volta che si sollevano preoccupazioni su episodi di questo tipo, arriva la solita risposta:È solo una percezione errata. Non c’è da preoccuparsi. Chi ne parla fa allarmismo”.
Per come la vedo io mettere la testa sotto la sabbia non è una strategia. È una resa.
Non si tratta di creare panico, ma di ascoltare i cittadini e affrontare i problemi con risolutezza. Perché la sicurezza non è solo questione di statistiche o di reati denunciati, ma anche - e soprattutto - di percezione diffusa, che è quella che guida le scelte quotidiane delle persone: tra cui dove parcheggiare, se uscire la sera, e se far girare i propri figli in centro storico.
Se dopo anni, nelle scorse settimane, è stato finalmente rimesso in funzione uno dei due ascensori (bene!), è ora necessario riqualificare l’intero parcheggio interrato sotto piazza Borsellino: va ripulito a fondo e reso pienamente fruibile e sicuro.
Lo diciamo da tempo, ma si è preferito riportare le auto in piazza Statuto, con il risultato di rovinare in pochi mesi la pavimentazione in porfido, pietra d'Istria e trachite.

Un primo passo concreto sarebbe di modificare l’accordo con la società privata a cui è stata affidata la gestione del parcheggio di via Dalla Costa, imponendo non solo un approccio meno fiscale verso chi sfora di pochi minuti il pagamento della sosta in centro, ma anche la presenza di un addetto come figura di presidio fisso dell’area.
Non si può continuare a minimizzare o a liquidare tutto come semplice “percezione”. 
La sicurezza urbana è un diritto di tutti e serve più presenza, più manutenzione e più attenzione.


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