Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, quando l’odio diventa cultura. Scriveva "saprei cosa fare alle destre". Diventa il consulente storico dell'amministrazione Marigo

C on crescente sconcerto assistiamo all’ennesima scelta inaccettabile dell’amministrazione Marigo e dell’assessore alla Cultura Marco Gianesini, che ha deciso di concedere nuovamente il patrocinio a Ugo De Grandis, personaggio già noto per essere stato condannato per diffamazione e per essersi visto chiaramente riconoscere da un tribunale non come uno storico, ma semplicemente come un “appassionato di storia”. Inoltre il De Grandis ha più volte usato i social per diffondere odio politico. Non opinioni, non provocazioni: odio. È arrivato a scrivere “massa pochi”, riferendosi alle 54 vittime dell’eccidio di Schio, uccise da un gruppo di partigiani comunisti, auspicando che gli esponenti della destra odierna facciano “la stessa fine” di quei detenuti massacrati nelle carceri cittadine.  Non stiamo parlando di mezze frasi o interpretazioni. Sono parole gravi, pubbliche, inequivocabili. E nonostante tutto questo, l’amministrazione guidata da Cristina Marigo continua a offrire spazi, pat...

Rifiuti, AVA vs Comune di Schio. Contributo perso, tariffe aumentate, isolamento politico: il bilancio fallimentare dei civici in salsa 5 Stelle


"I civici in salsa cinque stelle continuano a collezionare insuccessi che ricadono pesantemente sui cittadini della nostra città" – dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia Alex Cioni e Gianmario Munari. 
Gli esponenti del partito di Giorgia Meloni puntano il dito contro la gestione amministrativa degli ultimi dieci anni, mettendo in evidenza alcune questioni chiave. Tra queste il contributo ambientale che la città tornerà ad incassare dall’anno prossimo, ma che per un intero decennio è stato perso, privando Schio di risorse preziose per finanziare progetti e servizi. Un altro nodo critico, secondo i consiglieri, riguarda l’aumento dei costi del Piano Economico Finanziario (PEF) di AVA nel 2020. 
L’amministrazione scledense, che inizialmente aveva annunciato un’azione legale contro la società, ha poi accettato un accordo che ha comportato inevitabilmente un incremento delle tariffe, ricaduto direttamente sulle bollette dei cittadini. 
La situazione non migliora con la gestione del Masterplan di AVA. Anche in questo caso, l’amministrazione comunale ha scelto di agire in disaccordo con gli altri comuni soci, ritrovandosi isolata e senza risultati concreti. 
A chiudere il cerchio, arriva la recente sentenza della Corte dei Conti del Veneto, che ha assolto i vertici di AVA riconoscendo la correttezza della gestione delle tariffe e smontando così le accuse sostenute dal comune. Questo ha comportato per Schio una condanna al pagamento delle spese legali, con ulteriori aggravi per le casse comunali e, di riflesso, per la cittadinanza.
"Al netto delle ragioni e dei torti su cui si è discusso a lungo -concludono Cioni e Munari-, il risultato di queste vicende è sotto gli occhi di tutti: dieci anni di contributo ambientale persi, isolamento politico e strategico sul Masterplan, e una sconfitta in tribunale che pesa sulle casse pubbliche. Questi fatti rappresentano un fallimento politico e amministrativo evidente, frutto di scelte miopi e di una visione che ricalca gli errori della precedente amministrazione. È giunto il momento che qualcuno a Palazzo Garbin si assuma le proprie responsabilità, riconosca gli errori e si impegni per evitare ulteriori danni alla collettività".


Articoli più letto dell'ultimo mese