Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio. Teleriscaldamento, recupero del calore industriale e coerenza ambientale: Fratelli d’Italia deposita un’interpellanza in Comune

U n’interpellanza presentata in Consiglio Comunale riapre la discussione sul tema del benessere ambientale e della qualità dell’aria (clicca qui). Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con questo atto che sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale del 28 aprile, intende accendere un riflettore sul potenziale contributo che alcune aziende private potrebbero offrire allo sviluppo del teleriscaldamento cittadino, andando oltre le posizioni critiche e ricorrenti assunte in questi anni nei confronti del termovalorizzatore di Cà Capretta da parte dell’amministrazione comunale, alla guida della città da undici anni. Al centro del testo, la proposta di promuovere uno studio di fattibilità per il recupero del calore di scarto da impianti industriali presenti nel territorio comunale che operano con forni industriali attivi 24 ore su 24. “ È un’iniziativa concreta e orientata al futuro – spiega il capogruppo Alex Cioni – ma che non può prescindere dal segnalare una contraddizione evident...

La sentenza della Corte, oltre la propaganda: la vera natura dell’autonomia differenziata

di Alex CIONI
Sostanzialmente la Corte ha chiarito che l'autonomia differenziata e l'autonomia a statuto speciale sono due concetti distinti.
Un dettaglio tutt'altro che marginale che evidenzio da anni, considerando che inizialmente qualcuno aveva presentato l'autonomia differenziata o il regionalismo asimmetrico come un passo per raggiungere lo status dell'Alto Adige.
I giudici della Corte, in questo senso, hanno ribadito che la strada corretta è quella del regionalismo cooperativo, che permette di garantire sia l'unità del Paese sia l'autonomia politica regionale, seguendo il principio di sussidiarietà.
A questo proposito, vale la pena di aggiungere che il principio di sussidiarietà è tecnicamente diverso dall'autonomia in senso stretto, la quale si riferisce alla capacità di un ente o di un soggetto di autogovernarsi, prendendo decisioni indipendenti entro i limiti stabiliti dalla legge.
La Corte ha inoltre specificato che il trasferimento delle funzioni (le materie previste in Costituzione) sarà possibile solo se porterà a una maggiore efficienza secondo il principio di sussidiarietà confermando in questo modo il perimetro entro il quale si può definire l'autonomia differenziata.
Ma quali materie non possono essere trasferite?
Secondo i giudici, sulla base del principio di sussidiarietà, per alcune materie il trasferimento risulta difficilmente giustificabile.
Tra queste rientrano: commercio con l’estero, ambiente, energia, porti e aeroporti, comunicazione, istruzione e professioni.
Per come la vedo io, e per come l'ho capita soprattutto, la sentenza della Corte è un passo importante: da un lato si smonta la retorica di chi, in passato, ha usato il tema per alimentare divisioni territoriali, spesso con toni di spregio verso l'idea di un'Italia unita.
Dall’altro, si risponde a chi sostiene un centralismo rigido, che non tiene conto delle specificità e delle potenzialità dei territori.
Quindi, la sfida ora consiste nel costruire un equilibrio tra autonomia e coesione nazionale, promuovendo un regionalismo maturo e responsabile che valorizzi le diversità senza compromettere il bene comune e l'unità del Paese.
Per leggere la sentenza della Corte clicca qui

Articoli più letto dell'ultimo mese