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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Il circolo scledense di Fratelli d'Italia interviene sul progetto 'Pantaloni Rosa' dei licei scledensi. "Sui temi LGBT e di genere serve un approccio educativo equilibrato"

 

Premesso che il progetto “Pantaloni Rosa”, promosso dall’I.I.S. Tron Zanella Martini, si presenta come un’iniziativa legittima e volontaria rivolta agli studenti per affrontare tematiche LGBTQIA+, riteniamo opportuno chiarire il nostro punto di vista in merito.
Siamo favorevoli a iniziative formative volte a contrastare ogni forma di discriminazione e omofobia. Tuttavia, ci preme evidenziare che, nonostante la partecipazione degli studenti sia su base volontaria, affrontare temi così delicati e divisivi all’interno di un contesto scolastico dovrebbe avvenire in modo a nostro avviso equilibrato e pluralista.
In particolare, riteniamo che l’organizzazione degli incontri non dovrebbe limitarsi a monologhi che rischiano di trasformarsi in comizi politici. 
A nostro avviso, essendo un’iniziativa nata e valorizzata all’interno degli istituti scolastici con il sostegno della dirigenza, sarebbe più opportuno promuovere un calendario di interventi che includesse la partecipazione di soggetti con opinioni differenti. 
Questo approccio garantirebbe un dibattito più ampio mettendo gli studenti nelle condizioni di farsi un’idea completa e consapevole su queste tematiche. 
Inoltre, riteniamo importante sottolineare l’aspetto formativo e psicologico della questione. Temi così complessi, affrontati in età adolescenziale, potrebbero generare nei ragazzi un senso di incertezza psicologica, soprattutto se presentati in modo unilaterale o ideologizzato. La scuola dovrebbe essere un luogo che guida e sostiene gli studenti, evitando di esporli a percorsi che rischiano di aumentare dubbi e insicurezze in una fase già delicata della loro crescita personale. Ribadiamo l’importanza della scuola come luogo educativo e formativo cruciale, che deve mantenere un equilibrio e non lasciare spazio a iniziative che possano essere percepite come strumenti di propaganda o di orientamento ideologico. È fondamentale che il pluralismo e il rispetto delle diverse sensibilità siano sempre al centro di ogni proposta educativa.

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