SCHIO, CON L'AUMENTO VERTIGINOSO DEGLI SBARCHI DI CLANDESTINI, TORNA IN CONSIGLIO COMUNALE IL TEMA DELL'ACCOGLIENZA DEI RICHIEDENTI ASILO. ALEX CIONI CHIEDE RASSICURAZIONI SULL'APPLICAZIONE DEL CRITERIO DEL 2/3 PER MILLE DEI RESIDENTI


Nel corso dei primi mesi di quest'anno sono aumentati vertiginosamente gli sbarchi di clandestini provenienti dalla rotta del Mediterraneo e la città di Schio, come altri Comuni del vicentino, potrebbe dover accogliere ulteriori richiedenti asilo. 
Sul tema dell’accoglienza è il consigliere di SchioCittà Capoluogo Alex Cioni a porre nuovamente l'accento con una interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale con la quale viene chiesto l’aggiornamento delle persone ospitate in città.

“Il vertiginoso e drammatico aumento di ingressi illegali – spiega il consigliere - ha come conseguenza l’incremento di coloro che potenzialmente entreranno a fare parte della rete di accoglienza per richiedenti asilo provando ad ottenere un permesso di soggiorno che permetterà a queste persone di godere per qualche anno di vitto e alloggio pagato dagli italiani”.
Cioni, che è anche dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, esprime comunque fiducia verso il Governo Meloni che si trova a dover affrontare anche la crisi interna della Tunisia, primo Paese di partenza dei migranti sbarcati in Italia da inizio anno. “Bisogna dire che se la pressione rimarrà tale anche nei prossimi mesi, è prevedibile che possano insorgere gli stessi problemi e le inevitabili proteste dei cittadini che abbiamo visto tra il '15 e il '17, anche se a differenza dei Governi precedenti – sottolinea il consigliere scledense - l’attuale Esecutivo si pone in contrasto con l’immigrazione illegale lavorando sui vari livelli per creare le condizioni politiche finalizzate a frenare il flusso di persone che giungono in Italia illegalmente pagando fior di quattrini alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani”.
Va ricordato che in quegli anni la città era arrivata ad ospitare 200 persone, mentre al mese di giugno dell’anno scorso erano ancora 128 le persone inserite in alloggi dalle cooperative.
Sull’onda di questa ennesima emergenza, ai primi di aprile la Prefettura aveva pubblicato due avvisi esplorativi per appartamenti e centri di accoglienza collettiva con capacità massima di 50 unità, puntando a individuare ulteriori mille posti letto in tutta la provincia, per un importo stimato dell’intero appalto di circa 44 milioni di euro per 24 mesi. 
Da qui la richiesta del consigliere di un aggiornamento sul numero delle persone ospitate in città e se a fronte del bando della prefettura, le cooperative e le associazioni accreditate hanno messo a disposizione altri alloggi in città. 
A fronte della redistribuzione dei migranti l'auspicio di Cioni è l'applicazione del criterio del 2 o 3 per mille dei residenti in modo da "non scaricare il peso dell'accoglienza solo su alcune città".

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