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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO. COME AMPIAMENTE ANNUNCIATO GLI ATTIVISTI DEL CENTRO SOCIALE ARCADIA DAL PRIMO DI APRILE OCCUPERANNO ABUSIVAMENTE IL CAPANNONE DI PROPRIETA' COMUNALE


Se gli attivisti dell'estrema sinistra riuniti nel centro sociale Arcadia hanno annunciato che non sono intenzionati ad abbandonare l'immobile del Comune, il sindaco parla al Giornale di Vicenza in questi termini: "Ribadisco che nelle loro dichiarazioni vi sono delle chiare storture. Nessuno vuole chiudere uno spazio che da più di dieci anni produce eventi, cultura, socialità, solidarietà. Il Comune ha necessità motivate di rientrare in una sua proprietà, senza precludere la volontà di trovare un'altra locazione per questa realtà".
Il capogruppo in Consiglio comunale di SchioCittà Capoluogo Alex Cioni, si chiede quale significato abbiano le parole espresse dal sindaco alla stampa.
<< Dopo aver regalato nel 2015 una riduzione significativa al canone d'affitto, dai 12mila ai 4700 euro circa all'anno (clicca qui), ora sembra che l'Amministrazione comunale si sia resa disponibile ad aiutare gli attivisti a trovare un altro luogo dove trasferire le proprie attività. Sarà interessante vedere quali saranno gli sviluppi di questo ridicolo teatrino tra il Comune e Arcadia >>
Il consigliere comunale lancia però un appello al territorio scledense e dell'alto vicentino << ricco di persone solidali e aperte all'accoglienza >>, auspicando che qualche soggetto privato si faccia avanti << offrendo una casa agli attivisti del centro sociale, mettendoli così nelle condizioni di non pretendere più sconti e privilegi dall'amministrazione pubblica come succede per tutti i gruppi che agiscono all'interno di un perimetro squisitamente politico e di parte >>.

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