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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SOCIAL NETWORK, SFOGATOIO PER I SOSTENITORI DI SALVINI?

I MEDIA MAINSTREAM SOSTENGONO CHE I SOCIAL SONO PIENI DI BECERI RAZZISTI O XENOFOBI CHE ALIMENTANO L'ODIO PER LO STRANIERO.  SARA' VERO?    di Alex CIONI

Si fa un gran parlare dei cosiddetti leoni da tastiera che bazzicano indisturbati sui social, sui toni razzisti, offensivi e violenti, o sulle fake news che ovviamente per taluni giornalai ed opinionisti ospitati nei salotti radical chic televisivi nazionali, sono diffuse e veicolate sopratutto da simpatizzanti destrorsi o salviniani.
Eppure basta farsi un giro veloce nelle pagine di alcuni sinistrati, anche locali, per constatare il volume della violenza dei toni che serpeggia da quelle parti verso chi non la pensa come loro. Nessuno mai ne parla, nessuno ne scrive mai. La violenza antifa, che sia verbale o fisica, viene spesso sottovalutata o tollerata se non proprio giustificata. E non da oggi.
Pure io, in questo mondo virtuale, di gentilezze (democratiche s'intende) ne ho ricevute di ogni colore: offese tante, ogni tanto minacce più o meno velate, ma non mancano neppure le diffamazioni e le calunnie. In alcuni casi ho provveduto con le querele, in altre lascio perdere perché so bene che lo stile non è roba per tutti.
Però, amici giornalai, almeno risparmiateci i vostri reiterati sermoni (ipocriti) tesi a colpevolizzare sempre e solo una parte. Gli idioti ci sono ovunque, farne una categoria politica è da meschini. 

Il giornalismo è una nobile professione, ma se in questi ultimi anni il sistema dell'informazione è scivolato verso una spirale così decadente, la responsabilità non va imputata ai lettori, almeno non solo, ma a coloro che fanno giornalismo e ne dovrebbero rappresentare un'anima, non dico sopra le parti, ma almeno deontologicamente più seria di come viene rappresentata da alcuni addetti ai lavori.

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