Tanta gente a Recoaro per dire no ai profughi in paese


PRIMANOI ASSIEME AL COMITATO RECOARESE. NO ALL'ACCOGLIENZA SENZA SE E SENZA MA. PRONTI ALLE BARRICATE SE LO VORRANNO I RECOARESI

"La manifestazione a Recoaro è stata un successo propedeutico non di certo per instillare l'odio o sentimenti discriminatori verso i migranti come sostengono coloro che vorrebbero Recoaro e il resto della provincia invasa da migliaia di falsi profughi. I tanti recoaresi scesi in piazza hanno dimostrato di aver scelto da che parte stare, uscendo dalle proprie case per affermare con la propria presenza un no fermo e determinato all'utilizzo dell'ex albergo al bersagliere per i richiedenti asilo e un no altrettanto deciso all'accoglienza imposta dai prefetti al soldo di un Governo abusivo" - è quanto dichiarato dal portavoce Alex Cioni a margine del presidio andato in scena ieri sera che ha visto la partecipazione di 500 persone in gran parte residenti a Recoaro. Alla manifestazione hanno partecipato intervenendo al microfono anche alcuni esponenti della Lega Nord tra cui la senatrice Erika Stefani e alcune delegazioni di altri comitati veneti, tra cui lo stesso portavoce di PrimaNoi Alex Cioni. 
Intanto sembra che la decisione del tribunale sul procedimento fallimentare sia stato rinviato all'otto di novembre. "Monitoreremo quanto accadrà nelle stanze giudiziarie, intanto possiamo dire che è stato posizionato il primo mattone del fronte di opposizione. Se il Prefetto insisterà nei suoi propositi, quanto iniziato ieri sera potrà divenire un muro umano della parte migliore del paese, se lo vorranno i recoaresi, e di tutti i vicentini che riterranno di unirsi alla costruzione dell'ideale barriera di chi ha a cuore il proprio territorio, già in affanno dopo anni di recessione economica e calo occupazionale" - ha sottolineato Cioni.

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