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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, assessore acquista da un ambulante abusivo



CHI HA RUOLI PUBBLICI NON DOVREBBE IGNORARE CHE COMPRARE DAGLI ABUSIVI E' UN REATO AMMINISTRATIVO       di Alex Cioni

A Schio il sabato mattina sono presenti come consuetudine le bancherelle del tradizionale mercato degli ambulanti. Assieme ad un amico con il quale stavo sorseggiando un caffè seduti in un noto bar del centro storico, notiamo un assessore del Comune di Schio assieme ad altre persone intente a fare la medesima cosa. Mentre sorseggiavamo il caffé, si sono avvicinati in sequenza 4/5 africani per chiedere l'elemosina, tra cui uno impegnato a proporre della mercanzia. Avvicinatosi al tavolino dell'assessore, quest'ultimo offre i soliti accendini e roba simile. L'assessore, evidentemente spinto da un bisogno irrefrenabile di accendersi la sigaretta, mette mano nel portafoglio per acquistare qualcosa dall'abusivo. Questa la cronistoria del fatto che abbiamo visto con i nostri occhi. Detto questo un paio di considerazioni sono obbligatorie. Un assessore, che tra le altre cose si occupa delle attività commerciali e produttive, dovrebbe sapere che acquistare prodotti dagli abusivi è un reato, farlo si rischia una sanzione amministrativa anche pesante. 
Tra l'altro Schio si è dotato di un regolamento di sicurezza urbana che prevede una normativa che punisce il cosiddetto "accattonaggio molesto". Quanto fatto dall'assessore non sarà grave, forse; capita che tra le tante cose da fare ci si scordi del ruolo istituzionale che si riveste, come del resto accadde questa estate con la medaglia all'ex partigiano Teppa (uno degli esecutori dell'eccidio di Schio), però certi scivoloni ritengo vadano quanto meno segnalati alla cittadinanza. 

Sappiamo bene che molto spesso dietro all'accattonaggio ci sono delle vere e proprie organizzazioni criminali, sappiamo che nel dare degli spiccioli a queste persone non si fa altro che contribuire allo sfruttamento e al dilagare del fenomeno. Poi va detto che mentre compri qualcosa dall'abusivo, vicino c'è un esercente che per vendere lo stesso prodotto deve svenarsi per mantenere in vita la propria attività. Chi ha ruoli nella pubblica amministrazione lo dovrebbe sapere evitando quindi di farsi guidare dalle proprie convinzioni "umanitarie" che spesso risultano un modo per pulirsi frettolosamente la coscienza. Forse è stata un distrazione, come suddetto, ma le distrazioni quando si hanno ruoli pubblici si pagano. Almeno così dovrebbe essere.

P.S.: Andandomene ho avvicinato uno di questi africani chiedendogli la provenienza. Molto gentilmente il ragazzo mi ha risposto di essere nigeriano e di essere in Italia come rifugiato. Come volevasi dimostrare.

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