Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Olimpiadi a Roma 2024, ha fatto bene la Raggi?/VIDEO


IL NO ALLE OLIMPIADI NON E' UN BENE MA E' STATA LA COSA GIUSTA DA FARE. VISTO COME STANNO LE COSE di Alex Cioni



Non so se sia un bene la rinuncia del sindaco di Roma di proporre la città Eterna come candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2024. Francamente ho molti dubbi in merito. Si discute di occasioni perse ma se facciamo alcuni paragoni con altri avvenimenti simili organizzati in Italia, è indubbio che in prospettiva forse ci guadagniamo. Le ragioni di questa decisione non sono poi così peregrine. L'Italia è gonfia di casi vergognosi di denaro pubblico bruciato come se fosse carta igienica, ma visto che parliamo di eventi sportivi ricordo cosa accadde con i mondiali di calcio di Italia 90 i cui costi lievitarono al doppio del preventivo iniziale (lo Stato, quindi noi, ancora oggi paga 60 milioni di euro all'anno di interessi sui mutui accesi nel 1987 anche per impianti nel frattempo demoliti). 
Nei più recenti mondiali di nuoto del 2009 un altro fallimento e milioni gettati al vento, anche in questo caso costi lievitati al doppio ma l'opera (la città dello sport, sempre a Roma) non ha visto e non vedrà probabilmente mai la luce, tant'è che le gare traslocarono al Foro italico un tempo Foro Mussolini. Indubbiamente, nonostante l'età, quel complesso è ancora funzionale e un esempio di efficienza oltre ad essere una perla dal punto di vista artistico e architettonico. Per come stanno le cose e per come funzionano certi intrecci tra politica, sport e affari forse è meglio così. Se non altro a certi soggetti stavolta la fetta di torta è andata di traverso.  Qualcuno obietterà che una nazione come l'Italia e una città come Roma non può rinunciare ad un palcoscenico di prestigio come le Olimpiadi: al netto delle buone intenzioni, non dubito ci fossero anche per Italia 90 e i mondiali di nuoto, osservo che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

Articoli più letto dell'ultimo mese