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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

A Schioland tra zingari e la litigiosità del centro-destra vince sempre la sinistra. Nulla cambia!

UN CENTRO-DESTRA BALCANIZZATO REGALA LA FASCIA DI SINDACO A TOMASI. SE NON SI RILASSANO TROPPO I COMPAGNI HANNO LA PARTITA IN TASCA
 
Ebbene! Ad oggi il cosiddetto fronte che si oppone alla sinistra è composto da: Alessandro Gori (Lega + civiche), Marco Tolettini (Forza italia), Marco Schiavon (Movimento Rivoluzionare Schio) e Valter Orsi (Noi Cittiadini + altre civiche).  
Insomma, per quanto dicano alcuni di questi soggetti, tutti provengono dalla medesima area politica anche se alcuni recitano la parte dei verginelli. Il centro-Destra, quindi, si presenta ai nastri di partenza balcanizzata senza nessuna chance credibile di convincere gli scledensi della bontà dei rispettivi progetti (quali poi?). 
A costoro si aggiunge Marco Vantin (5 Stelle), il quale probabilmente si giocherà la sfida per il ballottaggio con Orsi. 
Si profila quindi lo scenario peggiore previsto in tempi non sospetti ma che nel contempo avevamo cercato di scongiurare per evitare di regalare al Pd di Tomasi una vittoria che, a questo punto, definire scontata è un eufemismo. Hanno prevalso i personalismi e la cecità creando un capolavoro politico propedeutico a spianare la strada per un altro decennio di guida della città al Pd; chi si illude che al ballottaggio sarà possibile capovolgere questo scenario funesto o è in malafede o ha dei seri problemi a dare una lettura ai fondamentali più banali della politica. 
A questo punto non ci resta di attendere sulla riva del fiume che il passaggio del cadavere di questo Centro-Destra ci passi accanto. 
Per altri due mesi saremo costretti a sentire la puzza di muffa e di vecchio che - per inciso - non contraddistingue solo la sinistra, ma dal 26 di maggio proseguiremo nel lavoro di edificazione di un altro Centro-Destra, nel quale i parrucconi e le vecchie logiche da sottoscala non avranno più cittadinanza.

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