E intanto con l'austerità aumenta anche la criminalità


GRAZIE AL GOVERNO DEI PROFESSORI IN ITALIA DILAGA LA CRIMINALITA' 
L’austerità del governo Monti ha portato alla recessione, e la recessione si è portata appresso l’aumento della criminalità. Soprattutto della piccola criminalità, che con i furti, gli scippi, le rapine e le truffe colpisce i più deboli, gli anziani, le persone sole, le famiglie. 
Lo dicono senza margini di dubbio i dati del Ministero dell’Interno.  
E il confronto con l’anno precedente, quando c’era il governo Berlusconi, sono un atto d’accusa per il cinismo di un governo tecnico che diceva di “salvare l’Italia” mentre in realtà la impoveriva con le tasse e con un milione di disoccupati in più, creando il terreno per l’aumento della criminalità.
Rapine. Quelle in abitazioni sono aumentate del 25,8 per cento, passando nei primi sei mesi del 2012 da 1.333 nel primo semestre 2011 a 1,677. Poiché nello stesso periodo sono diminuite le rapine in banca (meno 22,1 per cento), è chiaro che l’aumento così elevato delle rapine nelle abitazioni è conseguenza del forte aumento della piccola criminalità, opera di ladri solitari, fenomeno che da sempre trae alimento dalla disoccupazione e dalla disperazione.
Furti. Quelli in abitazioni sono aumentati del 17,3 per cento, passando da 87.161 casi (2011) a 102.219 (2012).
Scippi. Aumentati del 6,2 per cento (da 8.021 a 8.552).
Ricettazioni. I casi denunciati sono aumentati del 3,9 per cento.
Truffe. Insieme alle frodi informatiche, sono aumentate del 7,3 per cento, passando da 52.107 casi a 55.919. È lo stesso ministero dell’Interno a notare che nei momenti di crisi economica la criminalità cerca di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Le truffe via internet sono in forte crescita proprio per questo.
Usura. Le denunce sono salite del 3,6 per cento (da 197 a 204 casi denunciati, quelli non denunciati sono certamente di più). Un reato che colpisce soprattutto commercianti e artigiani, che già hanno dovuto subire la ferocia dell’Agenzia delle entrate.
Contrabbando. Sembrava un reato in via di estinzione. Invece è riesploso, con un aumento delle denunce del 28,9 per cento (da 498 a 642 casi accertati). Non solo sigarette e alcolici. Ora il contrabbando si è allargato anche agli abiti e agli accessori di lusso, conseguenza di una tassazione eccessiva.
Persone arrestate. Mentre il governo Berlusconi aveva ottenuto risultati senza precedenti nel contrasto della criminalità (8.500 mafiosi arrestati, oltre 20 miliardi di beni mafiosi sequestrati e confiscati, 29 dei 30 latitanti più pericolosi arrestati), il governo Monti – nonostante l’aumento della criminalità – ha arrestato meno delinquenti: da 98.220 arresti si è scesi a 96.833, con un calo dell’1,4 per cento.
La diminuzione dei reati più gravi come gli omicidi (meno 6,9 per cento), dei tentati omicidi (meno 3,5) e delle violenze sessuali (meno 4,7) non deve illudere: il governo tecnico ha avuto la mano pesante solo con le tasse. Per il contrasto della criminalità ha fatto invece poco, molto meno di quanto aveva fatto il governo Berlusconi per garantire la sicurezza delle città, dei più deboli e delle famiglie.

Il Mattinale

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