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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Articolo di Thieneonline.it

SCHIO. CIONI, NUOVO ATTACCO A GRUPPO CONSILIARE PDL: “TOLETTINI OBBLIGATO A COADIUVARSI CON ME, PARTITO SIA TRASPARENTE"

"Gruppo consiliare del Pdl di Schio all'ultima spiaggia". Alex Cioni, coordinatore vicario del partito e membro della direzione provinciale, descrive così gli "amici" Alberto Bressan, Stefano Ceola e Marco Tolettini, in prospettiva del congresso scledense, imputando loro la mancanza di pluralismo.

Da tempo, il gruppo consiliare, al centro di una polemica intestina al Pdl e alla coalizione con la Lega nord, rivendica il proprio diritto a rappresentare le istanze degli elettori e degli iscritti. Vuoi per il mandato ricevuto alle amministrative del 2009, vuoi per le cariche dirigenziali ricoperte dai suoi componenti. A partire da quella di Tolettini, responsabile politico a Schio. Ragionamenti che, secondo Cioni, hanno più di una falla. "Marco Toletini – obietta - è il coordinatore comunale del partito, obbligato però per statuto a coadiuvarsi sempre con il suo vice-vicario (il sottoscritto nella fattispecie). Come si evince tale regola non è stata rispettata, altrimenti non sarei mai uscito con delle note pubbliche per sottolineare un punto di vista diverso".

Il coordinatore vicario attacca l'intera impostazione del gruppo consiliare, imputandogli una linea fin troppo morbida nei confronti della maggioranza in Comune: "Coloro che oggi siedono sugli scranni del Consiglio comunale si ritengono presuntuosamente e pretestuosamente gli unici depositari della linea politica e del partito stesso, tanto da avere portato il Pdl in una posizione di subalternità alla maggioranza di centrosinistra. Noi non vogliamo un partito di soli eletti e vincolato alla logica delle burocrazie interne ad esse collegate, ma un partito plurale e inclusivo, trasparente nel suo operare come se fosse una campana di vetro, perciò composto da donne e da uomini impegnati nel contribuire alla vita del movimento partecipando attivamente e non da semplici spettatori al suo cammino".

"Il resto – conclude, rimandando alla base l'ardua sentenza- sono chiacchiere e parole in eccessiva libertà che denotano un nervosismo da ultima spiaggia. Noi abbiamo lavorato e lavoriamo per confrontarci proprio su questi temi al congresso del circolo cittadino: perciò siamo sereni e ottimisti perché saranno gli iscritti e la base a valutare scegliendo in assoluta libertà quale dovrà essere la struttura ed il metodo di lavoro che il partito dovrà seguire".
di Redazione online - www.thieneonline.it

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