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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

SCHIO/DOPO IL VOTO DELLO SCORSO 3 OTTOBRE SONO DECADUTI 5 CONSIGLI DI QUARTIERE SU 7. IN SETTIMANA SI E' RIUNITA LA PRIMA COMMISSIONE AFFARI GENERALI PER UN ESAME SUL FUTURO DI QUESTI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE CIVICA


Mercoledì sera è stata convocata dal Presidente Alex Cioni la Prima Commissione consiliare Affari Generali per esaminare il voto per il rinnovo dei Consigli di Quartiere dello scorso 3 ottobre.
Alla riunione hanno partecipato anche i presidenti dei CdQ uscenti e il neo eletto presidente di Giavenale. Non pervenuto alcun delegato per il Centro-Rossi. Presente l'assessore Alessandro Maculan.
<< Il confronto è stato serrato e franco – spiega il Presidente della Commissione – facendo riaffiorare le consuete critiche dei CdQ verso l’amministrazione comunale >>.
Per il Consigliere delegato ai Consigli di Quartiere Sergio Pavan, l’amministrazione continua a credere nel ruolo dei CdQ, tanto da aver iniziato una serie di riunioni con tutte i componenti delle associazioni che compongono i 5 CdQ decaduti per valutare forme e modalità per proseguire in una eventuale collaborazione anche per quanto concerne la gestione di servizi e beni comunali. Dal centro sinistra Leonardo Dalla Vecchia e Giorgio De Zen hanno sottolineato che in questi anni si è perso tempo visto che era già chiaro, sin dai tempi dell'ultimo mandato del centro sinistra, che i CdQ avevano perso la funzione che originariamente gli era stata affidata. Per il capogruppo del Pd va in sostanza ripensato tutto.
Cioni ha fatto notare che << prima di qualsiasi ragionamento bisogna stabilire gli obiettivi che l'Amministrazione vuole porsi. I CdQ sono nati per stimolare la partecipazione civica dei cittadini alle dinamiche del quartiere, non per essere il braccio operativo nei quartieri della maggioranza di turno >>.
Sulla gestione dei beni e servizi, tema che interessa particolarmente il Tretto, il regolamento spiega che in assenza del superamento del quorum il direttivo del CdQ non viene costituito e che l'amministrazione può affidare direttamente la gestione dei beni e servizi ad altri soggetti. Non è quindi possibile proseguire in rapporti di collaborazione con i CdQ decaduti e le relative associazioni private che li componevano.
<< Personalmente – conclude il Presidente di Commissione Cioni - penso che la soluzione migliore sia una manifestazione pubblica di interesse, in modo da aprire in maniera trasparente a tutte le associazioni presenti in città >>
Sul tema della partecipazione, che per Cioni è il vero tema, << si possono valutare altre forme ma va escluso l’accanimento terapeutico verso un modello bocciato senza appello dagli scledensi >>.
 

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