SCHIO/DOPO IL VOTO DELLO SCORSO 3 OTTOBRE SONO DECADUTI 5 CONSIGLI DI QUARTIERE SU 7. IN SETTIMANA SI E' RIUNITA LA PRIMA COMMISSIONE AFFARI GENERALI PER UN ESAME SUL FUTURO DI QUESTI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE CIVICA


Mercoledì sera è stata convocata dal Presidente Alex Cioni la Prima Commissione consiliare Affari Generali per esaminare il voto per il rinnovo dei Consigli di Quartiere dello scorso 3 ottobre.
Alla riunione hanno partecipato anche i presidenti dei CdQ uscenti e il neo eletto presidente di Giavenale. Non pervenuto alcun delegato per il Centro-Rossi. Presente l'assessore Alessandro Maculan.
<< Il confronto è stato serrato e franco – spiega il Presidente della Commissione – facendo riaffiorare le consuete critiche dei CdQ verso l’amministrazione comunale >>.
Per il Consigliere delegato ai Consigli di Quartiere Sergio Pavan, l’amministrazione continua a credere nel ruolo dei CdQ, tanto da aver iniziato una serie di riunioni con tutte i componenti delle associazioni che compongono i 5 CdQ decaduti per valutare forme e modalità per proseguire in una eventuale collaborazione anche per quanto concerne la gestione di servizi e beni comunali. Dal centro sinistra Leonardo Dalla Vecchia e Giorgio De Zen hanno sottolineato che in questi anni si è perso tempo visto che era già chiaro, sin dai tempi dell'ultimo mandato del centro sinistra, che i CdQ avevano perso la funzione che originariamente gli era stata affidata. Per il capogruppo del Pd va in sostanza ripensato tutto.
Cioni ha fatto notare che << prima di qualsiasi ragionamento bisogna stabilire gli obiettivi che l'Amministrazione vuole porsi. I CdQ sono nati per stimolare la partecipazione civica dei cittadini alle dinamiche del quartiere, non per essere il braccio operativo nei quartieri della maggioranza di turno >>.
Sulla gestione dei beni e servizi, tema che interessa particolarmente il Tretto, il regolamento spiega che in assenza del superamento del quorum il direttivo del CdQ non viene costituito e che l'amministrazione può affidare direttamente la gestione dei beni e servizi ad altri soggetti. Non è quindi possibile proseguire in rapporti di collaborazione con i CdQ decaduti e le relative associazioni private che li componevano.
<< Personalmente – conclude il Presidente di Commissione Cioni - penso che la soluzione migliore sia una manifestazione pubblica di interesse, in modo da aprire in maniera trasparente a tutte le associazioni presenti in città >>
Sul tema della partecipazione, che per Cioni è il vero tema, << si possono valutare altre forme ma va escluso l’accanimento terapeutico verso un modello bocciato senza appello dagli scledensi >>.
 

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