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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SINISTRA IN PIAZZA PER L'OSPEDALE DI SANTORSO MA IN REALTA'...


OSPEDALE ALTO VICENTINO, ALEX CIONI (CENTRODESTRA): SI ALLA DIFESA DEL PRESIDIO SANITARIO PUBBLICO, NO AI COMIZI ELETTORALI
 
Il capogruppo in consiglio comunale di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio Alex Cioni, interviene in merito alla mobilitazione promossa il 16 novembre da Coalizione Civica e il Pd “in difesa della sanità”.
Secondo il consigliere di Centro Destra, “le criticità dei servizi sanitari emerse negli ultimi anni sono un dato oggettivo che alimentano, a torto o a ragione, le preoccupazioni della popolazione. Rimanere in silenzio o pavidamente nelle retrovie, nella speranza che qualcuno ci tolga le castagne dal fuoco è, a mio parere, un'opzione eticamente discutibile, oltre ad essere un errore che peraltro si rischia di pagare anche dal punto di vista politico. Nel contempo – spiega Cioni - mi sento di affermare che per rispetto di tutto il personale sanitario, già in sofferenza per i motivi che conosciamo, vanno evitate strumentalizzazioni che rischiano di alimentare ulteriormente un clima ambientale conflittuale all'interno della stessa struttura sanitaria. Medici e personale infermieristico abbandonano Santorso anche per queste ragioni, il che non è un'opinione né un dettaglio da prendere sotto gamba”.
Cioni poi entra nel merito della manifestazione promossa dalla sinistra scledense: “Se il variegato mondo progressista intendeva tutelare un bene comune come la sanità pubblica, prima di convocare la manifestazione avrebbe dovuto proporre un tavolo aperto a tutte le forze politiche e sociali, permettendo così ad ognuno degli interpreti di fare le proprie valutazioni sugli obiettivi da assumere nel supremo interesse di un servizio pubblico essenziale. Invece, così facendo, la mobilitazione rientra in un'azione politicamente legittima ma limitata a rappresentare le istanze di una parte per fini squisitamente propagandistici, declinado così l'iniziativa ad un comizio elettorale che preannuncia - conclude l’esponente di PrimaSchio - una lunga stagione di campagna elettorale in vista delle elezioni regionali della primavera prossima".

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