TANTE PERSONE IN PIAZZA. AL NETTO DELLE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE DELLA SINISTRA, E' UN SEGNALE CHE VA RACCOLTO E ANALIZZATO EVITANDO STERILI POLEMICHE di *Alex CIONI
La manifestazione di ieri promossa in “difesa dei servizi sanitari
pubblici” da varie forze politiche e sindacali di sinistra, ha avuto indubbiamente una
partecipazione degna di nota. Sarebbe un errore puerile sminuire la
portata della partecipazione all’iniziativa, come sarebbe un errore non
rilevare che il nostro ospedale è in affanno.
Però, non è
sparando ad alzo zero e in maniera palesemente interessata da
ragionamenti elettorali, che si contribuisce a risolvere quei problemi che comunque arrivano da lontano. Se si volesse fare della polemica
spicciola, basterebbe ricordare che quando si iniziò a ragionare di un
nuovo ospedale unico a Santorso, tutti i sindaci della ex ulss 4 votarono a favore, mentre i sindaci dell’epoca di Schio e di
Torrebelvicino si astennero (non votarono contro).
Come non ricordare
poi, che relativamente al project financing, il quale ci costa e costerà
un occhio della testa, molti di coloro i quali stavano in piazza ieri, al secolo tennero un basso profilo e evitando di far sentire la propria voce
nelle sedi opportune. Tant’è!
La sanità pubblica è un bene prezioso che va difeso e valorizzato;
La sanità pubblica non deve essere manipolata strumentalmente per interessi di bottega e di parrocchia partitica;
La
sanità pubblica non deve essere subordinata ai soli interessi delle
cliniche private e dei concessionari che hanno in gestione l’ospedale
Alto vicentino;
Questi avrebbero dovuto essere i fondamentali
per aprire ad un confronto su una questione così delicata. Per quale
ragione si è voluto invece mettere davanti a tutto questo le bandiere dei
partiti politici?
Qualcuno diceva che a pensare male si fa
peccato ma il più delle volte ci si azzecca.
Diviene perlatro facile sospettare che si sia voluto cavalcare un tema serio, dannatamente serio, per
fini tutt’altro che nobili mascherandoli però per tali.
A mio parere il
nostro ospedale va difeso anche da queste iniziative fatte in questo
modo, altrimenti il rischio è che le preoccupazioni si declinino
solamente e tristemente in un mero sfogatoio.
Nei giorni scorsi ho scritto che è stato un passaggio politicamente legittimo la decisione dei promotori di cavalcare per fini elettorali la preoccupazione della popolazione
dell’alto vicentino, nel contempo però è stata legittima la scelta di coloro che
hanno deciso di non mischiarsi in una manifestazione le cui fila sono
state dirette da dei capipartito.
Peraltro, mi sento di
evidenziare che non c’è stata una sola parola verso le donne e gli
uomini che quotidianamente fanno egregiamente il loro lavoro offrendo un
servizio di eccellenza, seppur tra mille difficoltà per i noti problemi
di organico.
Non sarebbe stato un puro esercizio retorico ma un modo
per dimostrare che non si era li per fare unicamente della vis polemica
politica.
Indicare cosa non funziona è sacrosanto e un diritto di ogni
cittadino che paga le tasse, mentre l'ente pubblico ha il dovere di offrire dei servizi
funzionali ed efficienti.
Eppure, ogni tanto sarebbe utile sottolineare persino
ciò che funziona visto che la sanità del Veneto rimane tra le eccellenze
nazionali.
Sarebbe stato un passaggio elegante e di onestà verso
tutto il personale medico, paramedico, e infermieristico, così verso il
personale impiegatizio e a tutti coloro che lavorano quotidianamente
presso le nostre strutture sanitarie pubbliche.
In conclusione,
mi permetto sommessamente di rammentare che a forza di invocare l’abisso
(Abyssus abyssum invocat), il rischio di essere inghiottiti dentro il
fondo oscuro, può divenire una realtà concreta. Anche se contro la
propria volontà.
*Capogruppo in Consiglio comunale a Schio
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