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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

OSPEDALE DI SANTORSO. RIFLESSIONE DEL GIORNO DOPO LA MANIFESTAZIONE DELLA SINISTRA

TANTE PERSONE IN PIAZZA. AL NETTO DELLE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE DELLA SINISTRA, E' UN SEGNALE CHE VA RACCOLTO E ANALIZZATO EVITANDO STERILI POLEMICHE  di *Alex CIONI

La manifestazione di ieri promossa in “difesa dei servizi sanitari pubblici” da varie forze politiche e sindacali di sinistra, ha avuto indubbiamente una partecipazione degna di nota. Sarebbe un errore puerile sminuire la portata della partecipazione all’iniziativa, come sarebbe un errore non rilevare che il nostro ospedale è in affanno.
Però, non è sparando ad alzo zero e in maniera palesemente interessata da ragionamenti elettorali, che si contribuisce a risolvere quei problemi che comunque arrivano da lontano. Se si volesse fare della polemica spicciola, basterebbe ricordare che quando si iniziò a ragionare di un nuovo ospedale unico a Santorso, tutti i sindaci della ex ulss 4 votarono a favore, mentre i sindaci dell’epoca di Schio e di Torrebelvicino si astennero (non votarono contro). 

Come non ricordare poi, che relativamente al project financing, il quale ci costa e costerà un occhio della testa, molti di coloro i quali stavano in piazza ieri, al secolo tennero un basso profilo e evitando di far sentire la propria voce nelle sedi opportune. Tant’è!

La sanità pubblica è un bene prezioso che va difeso e valorizzato;
La sanità pubblica non deve essere manipolata strumentalmente per interessi di bottega e di parrocchia partitica;
La sanità pubblica non deve essere subordinata ai soli interessi delle cliniche private e dei concessionari che hanno in gestione l’ospedale Alto vicentino;
 
Questi avrebbero dovuto essere i fondamentali per aprire ad un confronto su una questione così delicata. Per quale ragione si è voluto invece mettere davanti a tutto questo le bandiere dei partiti politici?

Qualcuno diceva che a pensare male si fa peccato ma il più delle volte ci si azzecca. 

Diviene perlatro facile sospettare che si sia voluto cavalcare un tema serio, dannatamente serio, per fini tutt’altro che nobili mascherandoli però per tali. 
A mio parere il nostro ospedale va difeso anche da queste iniziative fatte in questo modo, altrimenti il rischio è che le preoccupazioni si declinino solamente e tristemente in un mero sfogatoio. 
Nei giorni scorsi ho scritto che è stato un passaggio politicamente legittimo la decisione dei promotori di cavalcare per fini elettorali la preoccupazione della popolazione dell’alto vicentino, nel contempo però è stata legittima la scelta di coloro che hanno deciso di non mischiarsi in una manifestazione le cui fila sono state dirette da dei capipartito.
Peraltro, mi sento di evidenziare che non c’è stata una sola parola verso le donne e gli uomini che quotidianamente fanno egregiamente il loro lavoro offrendo un servizio di eccellenza, seppur tra mille difficoltà per i noti problemi di organico. 

Non sarebbe stato un puro esercizio retorico ma un modo per dimostrare che non si era li per fare unicamente della vis polemica politica. 
Indicare cosa non funziona è sacrosanto e un diritto di ogni cittadino che paga le tasse, mentre l'ente pubblico ha il dovere di offrire dei servizi funzionali ed efficienti. 
Eppure, ogni tanto sarebbe utile sottolineare persino ciò che funziona visto che la sanità del Veneto rimane tra le eccellenze nazionali. 
Sarebbe stato un passaggio elegante e di onestà verso tutto il personale medico, paramedico, e infermieristico, così verso il personale impiegatizio e a tutti coloro che lavorano quotidianamente presso le nostre strutture sanitarie pubbliche.
In conclusione, mi permetto sommessamente di rammentare che a forza di invocare l’abisso (Abyssus abyssum invocat), il rischio di essere inghiottiti dentro il fondo oscuro, può divenire una realtà concreta. Anche se contro la propria volontà. 


*Capogruppo in Consiglio comunale a Schio
SchioCittà Capoluogo - PrimaSchio

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