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Fratelli d’Italia: occasione persa sul futuro dell’area ex Lanerossi per le ripicche puerili della maggioranza

  N el corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione la mozione del centro sinistra dedicata al futuro dell’area ex Lanerossi tra via Carducci e via XX Settembre, un comparto strategico nel cuore del centro storico di Schio, da anni in stato di abandono e degrado. "Abbiamo ritenuto che la mozione fosse corretta nel suo impianto iniziale – ha spiegato Alex Cioni, capogruppo a Palazzo Garbin – perché mirava a definire, al di là di quanto prevede il TUEL in termini di competenze della Giunta su questa materia, le regole di ingaggio iniziali, cioè le condizioni politiche e operative da cui partire per affrontare un progetto di rigenerazione urbana di portata storica, non solo per la città di Schio ma per tutto l’Alto Vicentino". Fratelli d’Italia ha presentato e fatto approvare dai proponenti della mozione un emendamento che chiedeva di prevedere un confronto costante con le associazioni di categoria, i commercianti e le imprese...

Schio, FdI incalza l’assessore Maculan sul recupero del calore industriale. Cioni: “Un’opportunità non solo per Schio”


Durante l'ultimo consiglio comunale, è stata discussa l’interpellanza presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia relativa alla possibilità di recuperare il calore di scarto da due impianti industriali attivi h24 sul territorio comunale e di valutarne l’integrazione nella rete di teleriscaldamento di Alto Vicentino Ambiente (AVA). 
Al centro della proposta, la richiesta di avviare uno studio di fattibilità tecnico e politico, coinvolgendo AVA e i Comuni soci, per verificare l’estendibilità del servizio verso Zanè e Marano Vicentino, secondo un modello virtuoso ispirato ad un'esperienza sorta a Brescia.

È un’iniziativa concreta e orientata al futuro – ha spiegato il capogruppo Alex Cioni – ma che non può prescindere dal segnalare una contraddizione evidente dell’amministrazione di Marigo oggi e di Orsi ieri, che sin dal 2014 concentrano la propria attenzione ambientale esclusivamente sul termovalorizzatore, mentre non si sono mai spesi con la stessa energia verso altre fonti di emissione potenzialmente rilevanti, come quelle industriali”.
La proposta prende spunto dal progetto “Alfa Heat Recovery” di Brescia, dove il calore disperso da un’acciaieria viene oggi utilizzato per riscaldare oltre 5.000 famiglie grazie a un’infrastruttura condivisa tra pubblico e privato.
“Schio ha una zona industriale vasta, due forni industriali attivi h24, oltre a quello del termovalorizzatore AVA, e una rete di teleriscaldamento già operativa – prosegue l'esponente di FdI – eppure manca del tutto una strategia per mettere in rete queste risorse. Il Comune, pur non avendo competenze dirette sugli impianti privati, può farsi promotore di un tavolo tecnico e di uno studio serio in collaborazione con AVA, per capire se e come questo modello può essere replicato anche qui”.
Fratelli d’Italia ritiene che valutare un potenziamento della rete, sostenuto anche dal contributo energetico delle aziende private, potrebbe consentire di estendere il teleriscaldamento verso la zona industriale di Zanè e le aree residenziali di Marano Vicentino, migliorando l’efficienza del sistema e riducendo la dipendenza da fonti fossili.
“Invece di demolire AVA e il suo impianto, quando tutti gli studi accreditati certificano che il suo contributo all’inquinamento dell’aria è contenuto e non determinante – prosegue Cioni – si dovrebbe guardare alla realtà del territorio, che ospita una delle aree industriali più estese del Nord-Est”.

Durante la discussione in aula, però, nessuna risposta concreta è arrivata dall’assessore Maculan, il quale si è limitato a scaricare le proprie responsabilità e a riprendere i contenuti del comunicato dell’assessore in pectore di Cà Capretta, il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Marco Vantin, sostenendo che “è un tema di cui ci siamo occupati un anno fa come gruppo politico”, senza però indicare alcun atto formale del Comune né azioni amministrative effettivamente intraprese. In merito al suggerimento contenuto nell’interpellanza, ovvero di avviare uno studio di fattibilità tecnico e politico, l’assessore ha affermato che dovrebbe essere AVA a promuovere la progettualità, non il Comune.
Una posizione che Fratelli d'Italia non condivide: "Schio è socio di maggioranza relativa della società pubblica, e ha tutto il diritto e il dovere aggiungo di farsi promotore di iniziative strategiche che interessano il territorio comunale, coinvolgendo attorno a un tavolo gli altri soggetti istituzionali, come i Comuni di Zanè e Marano Vicentino".

L’assessore Maculan ha inoltre richiamato il bilancio energetico di AVA, sottolineando che oggi l’impianto produce circa 50-60 GWh di energia, ma ne distribuisce solo la metà, come elemento critico da valutare in chiave economica. Ma proprio per questo motivo – una rete sottoutilizzata – diventa ancora più evidente l’utilità di uno studio serio, non solo per capire se e come estendere il sistema attraverso fonti complementari di calore, ma anche per comprendere perché le aziende che potrebbero allacciarsi alla rete non lo fanno.
“La politica deve dare l’indirizzo e creare le condizioni – ha ribadito Cioni. Se non è il Comune con il suo organo politico a promuovere un progetto di sistema, chi dovrebbe farlo? 
Chi governa oggi ha gli strumenti per agire. Se non lo fa, si prende la responsabilità di non cogliere un’opportunità”.
Fratelli d’Italia ribadisce la propria disponibilità a collaborare su basi serie e costruttive, ma non accetta che la coerenza ambientale venga agitata solo quando fa comodo, mentre viene ignorata ogni volta che si tratta di intervenire con coraggio e visione su questioni strutturali del nostro territorio.

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