Articolo più recente
- Ottieni link
- X
- Altre app
Schio, 80 anni dopo: tre proposte per onorare le vittime dell’eccidio partigiano. "E' tempo di restituire la memoria di quel crimine alla città"
Tre i punti principali della
proposta. Anzitutto, la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio
comunale per lunedì 7 luglio 2025, interamente dedicata alla memoria delle
vittime dell’eccidio. In quell’occasione, Cioni e Munari propongono di conferire
la cittadinanza onoraria alla dottoressa Anna Vescovi, da anni figura di
riferimento per il suo impegno autentico nella costruzione di una memoria
pacificata e condivisa.
Nel medesimo contesto, viene suggerito di invitare come relatore Paolo Mieli, giornalista e storico di riconosciuta autorevolezza, per offrire alla cittadinanza una riflessione lucida, documentata e priva di steccati ideologici. Un’occasione per ridare centralità alla lettura storica dei fatti e dare significato a un percorso di maturazione civile che si completerà con un momento commemorativo ufficiale alle ex carceri mandamentali, con la deposizione di una corona da parte dell’Amministrazione. Un gesto sobrio, rispettoso e autenticamente inclusivo.
“Non diciamo che il Patto va messo nel cassetto, sosteniamo che dopo vent'anni è necessario andare oltre a quel Patto – dichiara Cioni in qualità di capogruppo di Fratelli d’Italia – aprendo ad un nuovo percorso che veda la città di Schio, e quindi il Comune, esercitare non solo il ruolo di mediatore, ma di principale interprete di questa vicenda. È tempo che la memoria delle vittime dell’eccidio venga restituita pienamente alla comunità. Non è questione che riguarda solo le famiglie coinvolte, né solo Schio: è una pagina nazionale. Abbiamo scelto un approccio propositivo, sobrio ma fermo. Ora ci attendiamo che l’Amministrazione risponda con coerenza e maturità”.
Mi permetto di ricordare – aggiunge Munari – che la necessità di andare oltre il Patto di Concordia Civica, è anche
una conseguenza degli atteggiamenti dell’ANPI perché a metterlo nel cassetto
per primi sono stati proprio loro che lo invocano come barriera difensiva.
L’ANPI ha alimentato la contrapposizione con manifestazioni e piazzate, fino a
organizzare convegni assieme a noti odiatori di professione come il sedicente
storico della Resistenza Ugo De Grandis. Se si vuole davvero una memoria pacificata,
si abbia il coraggio di uscire dagli automatismi ideologici e di costruire un
nuovo linguaggio della memoria, che sia plurale, civile e rispettoso”.
Per i due esponenti di Fratelli d’Italia “l’80° anniversario dell’eccidio rappresenta un passaggio cruciale, un’opportunità da cogliere per compiere finalmente un passo avanti reale, nel segno della responsabilità istituzionale, dell’equilibrio e della piena storicizzazione dei fatti. La memoria ha bisogno di essere libera, aperta, inclusiva. E non può più restare prigioniera di schemi ideologici superati, che continuano a impedire una vera riconciliazione”.
- Ottieni link
- X
- Altre app
Articoli più letto dell'ultimo mese
Vicenza, militari impegnati nell'operazione Strade sicure aggrediti da immigrati/VIDEO
- Ottieni link
- X
- Altre app