DL SALVINI SUI MIGRANTI. FINALMENTE UNA STRETTA AI PERMESSI DI SOGGIORNO/VIDEO

ALCUNI PROVVEDIMENTI VARATI DAL GOVERNO ACCOLGONO FINALMENTE LE ISTANZE PROPOSTE DAI COMITATI DI CITTADINI COME IL NOSTRO CHE DA ANNI PRESIDIANO IL TERRITORIO

Il consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto Salvini, mentre molto presto il Parlamento sarà chiamato a trasformare in legge il contenuto dei provvedimenti su cui ha lavorato in questi mesi il Viminale.
Per il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni, nel suo complesso il decreto varato è "positivo perché pone finalmente una stretta alla pratica della distribuzione dei permessi di soggiorno a soggetti giunti in Italia da clandestini pagando profumatamente dei trafficanti di esseri umani".
Sull'abolizione della protezione per motivi umanitari, -spiega Cioni- "forse si poteva fare di più, in quanto sarà concessa sotto falso nome nella misura in cui saranno appurate esigenze particolari di carattere umanitario, con il rischio che i giudici che valutano i ricorsi dei migranti, proseguano nella sostanza con la pratica di questi anni”. Vale dire disconoscendo le decisioni delle commissioni ministeriali che avevano negato il riconoscimento dello status umanitario.
Sul progetto Sprar dal comitato arriva un sostegno senza se e senza ma. "Sono anni che denunciamo inascoltati l'uso improprio del sistema di accoglienza dei Comuni, in quanto è stato pensato per favorire un processo di integrazione e di inserimento lavorativo e sociale dei rifugiati, non di certo per accogliere e distribuire nei territori le migliaia di migranti economici arrivati in questi anni, i quali nella stragrande maggioranza dei casi hanno millantato status fasulli pur di farsi pagare il vitto e l’alloggio dai contribuenti italiani" -sottolinea il portavoce di PrimaNoi.
Il decreto prevede inoltre un ampliamento della platea dei reati che porteranno all'automatico diniego della richiesta di asilo o alla revoca dello stesso, qualora il migrante l'abbia già ottenuto. Per il comitato PrimaNoi, "finalmente passa il messaggio che chi chiede asilo non può delinquere".
Insomma, per i cittadini riuniti nel comitato vicentino, che dal 2015 sono in prima linea contro i "falsi profughi" e alla loro distribuzione nei Comuni della provincia, il provvedimento Salvini è nel suo complesso positivo. 
"Fermo restando che il modo migliore per evitare di trovarci nella situazione di questi ultimi anni è di bloccare le partenze dei clandestini dalle coste africane, riteniamo sia indispensabile agire con celerità affinché in Veneto, come in ogni altra regione italiana, siano costruite delle strutture appropriate per trattenere i clandestini e tutti coloro che hanno un procedimento di espulsione in corso” – sottolinea Alex Cioni. 
“Come sappiamo bene anche a Vicenza e in qualsiasi altra città del Veneto, quei soggetti che non vengono espulsi immediatamente, e nemmeno trattenuti nei centri di espulsione a causa dei pochi posti letto a disposizione, provoca la spiacevole e amara conseguenza di ritrovarci nuovamente i medesimi soggetti a bighellonare tra le nostre strade, in altre li ritroviamo a spacciare droga nei parchi comunali, vanificando così il lavoro delle forze dell’ordine".

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