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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Aperture dei negozi nei giorni festivi, basta alle fake news. Ecco come funziona nel resto d'Europa


SI ALLA REGOLAMENTAZIONE DEGLI ORARI E DELLE APERTURE DEI NEGOZI NEI GIORNI FESTIVI di Alex CIONI

P
er chi sostiene che andiamo controcorrente, ecco nella slide riportata qui sotto, cosa succede in alcune nazioni europee. 
La regolamentazione degli orari e delle aperture avviene praticamente ovunque, come del resto funzionava in Italia fino al 2012, prima del Governo della miseria di Mario Monti. 
Se si tornerà al regime precedente, le aperture festive saranno previste in deroga per un numero di festivi all'anno stabilito dall'ente pubblico in collaborazione con le associazioni di categoria.

Speriamo che questo provvedimento si concretizzi celermente così da mettere fine alle fake news che anche in questa materia circolano tra web e sistema mediatico.
Speriamo che il provvedimento passi anche per dare un segnale in direzione della difesa del piccolo commercio che nei piccoli paesi rappresentano quel senso di volano di vitalità di cui le comunità hanno particolarmente bisogno per non diventare dei semplici dormitori. 
Anche per queste ragioni ritengo che il ritorno alle deroghe possa essere una buona cosa utile per contribuire nel rilancio dei negozi di vicinato così ridimensionati in questi 6 anni, un pò per la crisi economica, un pò per la pressione fiscale e costi spesso insostebibili, ma anche per i regali fatti alla grande distribuzione.
Ognuno è libero di fare ciò che vuole ma la domenica non sarebbe meglio utilizzarla per stare con la famiglia e per visitare le bellezze artistiche o naturali che l'Italia offre in quantità industriale, invece di rinchiudersi dentro un caotico e anonimo centro commerciale?

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