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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Un parlamento di bocciati ma "ripescati"

NON TUTTE LE CIAMBELLE ESCONO CON IL BUCO EPPURE QUALCUNO VA A NOZZE LO STESSO

Voi ce l'avete con la #Boldrini ma del veneto Udc Antonio de Poli vogliamo parlarne? 
Un democristiano eletto nel 2013 in nella lista in appoggio di Mario Monti, poi sostenitore dei governi di centro sinistra con Casini, mentre domenica scorsa è stato rieletto senatore nel centro destra nonostante l'Udc-Noi con l'Italia abbia ottenuto meno voti delle liste della destra radicale il cui risultato è arrivato ben sotto allo soglia di sbarramento del 3%. Un anno fa dichiarò che «il rapporto con la Lega è importante, perché è una costola del centrodestra. Ma è ovvio che nel momento in cui il centro è rappresentato da due forze che interpretano il 25% dell’elettorato, la conduzione del centrodestra è al centro». Avrà molte capacità il democristiano veneto, di sicuro non quella di analista politico in grado di leggere la realtà che emerge nella società.
Comunque, è evidente che bisogna saperne una più del diavolo per riuscire a staccare ancora una volta un biglietto vincente per il Senato nonostante la sonora bocciatura ricevuta dagli elettori sia a livello nazionale che in casa propria. 
Oltretutto solo degli schiocchi potevano realisticamente credere possibile che la neo lista democristiana potesse raggiungere il 3% a livello nazionale, eppure in fase di trattativa i vecchi volponi dc hanno saputo bleffare bene. Con lui  ci sono altri nomi noti recuperati in parlamento grazie alle pluricandidature che il Rosatellum garantiva. Il "nostro" De poli si trova perciò in buona compagnia tra coloro che seppur in ritardo hanno staccato il biglietto vincente della lotteria di Capodanno. Complimenti!

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