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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, sgominata gang di spacciatori africani


PRIMANOI CHIEDE AL SINDACO DI USCIRE DALLA RETE SPRAR PER FARE CHIAREZZA

A margine dell'operazione di polizia di ieri sera con la quale i carabinieri di Schio hanno arrestato tre giovani nigeriani, interviene Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, rilevando che "abbiamo fondati motivi per ritenere che i tre africani siano richiedenti asilo ospiti di una cooperativa".
Nella nota stampa, il portavoce del comitato chiede ai carabinieri e al sindaco Valter Orsi di confermare o meno questi sospetti che "abbiamo dopo che nei giorni scorsi degli scledensi della zona ci avevano segnalato questo traffico di pusher nel loro quartiere". 
"Se così fosse -spiega Cioni- il crimine assumerebbe ancora di più i contorni di un pericoloso sistema dello spaccio gestito da nigeriani che non si fanno scrupoli a reclutare tra le loro fila i sedicenti profughi, così come fanno con le donne, le quali, dopo aver fatto domanda di asilo finiscono quasi sempre a fare le prostitute, tra cui -denuncia Cioni- diverse giovani ragazze in età ancora minorile".
Nel frattempo il comitato sta già predisponendo una petizione per chiedere al Sindaco di uscire dal progetto Sprar. 
"Ai primi di maggio Orsi ha risposto alla nostra istanza confermando le informazioni in nostro possesso sul movimento di falsi profughi a Schio. Abbiamo condiviso la scelta del Sindaco di non collaborare con la Prefettura nell'accoglienza dei migranti, -spiega Giuseppe De Marchi- siamo però disorientati e perplessi della decisione dell'Amministrazione di confermare l'adesione del proprio Comune allo Sprar, visto che tale struttura ha perso la sua funzione originaria per divenire uno strumento di prima accoglienza di soggetti che non solo millantano di essere profughi ma spesso finiscono ad ingrossare le gang di spacciatori africani presenti nel vicentino". 
Con la raccolta firme il comitato chiede l'appoggio degli scledensi per "stimolare l'Amministrazione comunale ad un ulteriore e definitivo passo verso la chiarezza sul tema dei migranti".

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