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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Amministrative 2017. A Thiene un trionfo per il centro sinistra


UN SUCCESSO AL PRIMO TURNO CHE GIUNGE INASPETATTO di Alex CIONI

Thiene ha fatto la sua scelta. La bassa affluenza ha indubbiamente favorito Casarotto (complimenti!), però una vittoria al primo turno era difficile prevederla. Un responso aiutato anche dal buon risultato del candidato Christian Azzolin (7%), senza il quale probabilmente Schneck avrebbe potuto arrrivare al ballottaggio, pur tuttavia sarebbe stata comunque dura per lui vincere al secondo turno (non impossibile).
E' già successo che un candidato in forte svantaggio al primo turno con oltre 20 punti percentuali di distacco, sia riuscito poi a portare a casa la poltrona da primo cittadino (Schio docet).
La Lega e Forza Italia (quest'ultima ha subito un tracollo comunque prevedibile), pagano dazio perchè nel territorio in questi anni hanno perso prima che in consensi hanno perso gli attivisti e il cuore di quello che fu il popolo che rappresentava e rappresenta i nervi portanti dell'economia produttiva, cioé coloro che avrebbero dovuto contribuire a tenere in piedi una rete attiva con la cittadinanza, il che vale sopratutto alle elezioni comunali quando a contatare è il lavoro svolto negli anni e la relativa credibilità dei candidati messi in lista.
Una credibilità così difficile da costruire ma così facile da perdere in tempi nei quali le cambiali in bianco non le firma più nessuno e per nessun motivo. La sostanza dei problemi con i quali siamo tutti o quasi chiamati a convivere non mutano. I ludi cartacei hanno dato il loro responso ma si fermano ad essi solo gli ignavi e gli attendisti: gli altri continuare a fare la cosa giusta.

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