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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Polverone contro l'evento con Bello figo a Schio


DOPO IL DIBATTITO SCATENATO SU FACEBOOK IN POLEMICA CON L'EVENTO, NUMEROSI MESSAGGI INTIMIDATORI VERSO IL PORTAVOCE DEL COMITATO PRIMANOI
 
"I giovani promotori dell'evento sostengono che i testi del rapper ghanese sono ironici, siamo noi che non comprendiamo la natura goliardica delle sue canzoni: questo in sostanza il tenore delle tante email e messaggi che ho ricevuto in queste ore, al netto delle minacce di venire denunciato per aver scatenato la polemica attorno al concerto.

Le minacce francamente mi lasciano indifferente, ribadisco invece che l'ironia è altra cosa. In tempi così difficili non si scherza: né su chi rischia di lasciarci la pelle in mare su qualche gommone perché illuso di trovare qui la panacea risolutrice dei suoi problemi, né sugli Italiani che nonostante le tante criticità e deficienze organizzative e le opposizioni di larga parte della popolazione, accolgono questi sedicenti profughi togliendo il pane dalla bocca dei propri figli. Nessuno contesta il diritto di divertirsi. Si contesta il cattivo gusto di fare da sponda a simili soggetti per il mero scopo di fare business. L'Italia è piena di brave band e gruppi musicali. La domanda è: quale divertimento trovate nel farvi insultare?.
Non sarà forse che la gran parte dei promotori sono stranieri o figli di immigrati di seconda generazione?. Forse sono gli stessi che pretendono di ottenere la cittadinanza italiana, senza dimostrate di rispettare, quanto meno, la nazione nella quale stanno crescendo. Ed eventi come quello in programma a Schio il 30 giugno ne è una delle tante dimostrazioni" -ha spiegato il portavoce del comitato Alex Cioni.

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