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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Schio. Nomina dell’assessore a presidente della Fondazione Teatro Civico: Potrebbe esserci una incompatibilità. FdI, se l’Amministrazione intende gestire direttamente il teatro, abbia il coraggio politico di sciogliere la Fondazione


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l gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione al sindaco (CLICCA QUI) e ha inviato una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e alla Prefettura di Vicenza, per chiedere chiarimenti sulla nomina dell’assessore Marco Gianesini a presidente della Fondazione Teatro Civico di Schio.
Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 39/2013, in particolare dall’articolo 13, gli incarichi di presidente o amministratore delegato in enti di diritto privato in controllo pubblico sono incompatibili con la carica di assessore comunale nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. La Fondazione Teatro Civico è chiaramente un ente in controllo pubblico, essendo finanziata per oltre il 50% dal Comune di Schio e con una governance fortemente influenzata dall’Amministrazione comunale.
“Abbiamo chiesto al Sindaco se siano state fatte le opportune verifiche sulla compatibilità della nomina” – afferma Alex Cioni, capogruppo di Fratelli d’Italia. "Tenuto conto della normativa che riteniamo pertinente al caso della nomina di Gianesini, abbiamo ritenuto necessario rivolgerci anche all’ANAC e alla Prefettura per un chiarimento ufficiale. Non si tratta di un atto d’accusa, ma di una doverosa richiesta di approfondimento agli organi competenti”.
Del resto, come ha affermato anche il sindaco Cristina Marigo, il Comune è il primo finanziatore della Fondazione. Di conseguenza, per Fratelli d’Italia, si configura non solo l’incompatibilità sancita dal D.Lgs. 39/2013, ma anche quanto previsto dall’articolo 63 del TUEL, che vieta agli amministratori locali di ricoprire incarichi in enti finanziati dal Comune per oltre il 10% delle loro entrate complessive. Questo articolo di legge rafforzerebbe ulteriormente il dubbio sulla legittimità della nomina fatta dal sindaco.
“Al netto della valutazione giuridica, la scelta del sindaco per noi rimane politicamente sbagliata” - aggiunge Cioni. "Un assessore ha già il compito di indirizzo politico sulla cultura cittadina. Assumere anche la presidenza della Fondazione significa annullare qualsiasi distinzione tra chi amministra e chi gestisce. È legittimo che la Giunta voglia definire le linee di indirizzo della programmazione culturale, ma se l’obiettivo è quello di esercitare un controllo diretto sulla gestione del Teatro Civico e delle attività connesse, allora sia fatta una scelta trasparente. Se l’Amministrazione intende gestire direttamente il teatro, abbia il coraggio politico di sciogliere la Fondazione e riportare tutta l’organizzazione sotto il controllo comunale. Continuare a mantenere formalmente la Fondazione mentre si cerca di esercitare su di essa un controllo politico diretto, è una contraddizione che va chiarita di fronte ai cittadini”.
Alla luce di queste considerazioni, Fratelli d’Italia, in conclusione dell’interrogazione, chiede all’Amministrazione “quali benefici specifici ritenga possano derivare dalla scelta di un rappresentante politico già incaricato come assessore alla presidenza della Fondazione Teatro Civico, rispetto alla nomina di una figura terza con competenze tecnico-culturali specifiche”.

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