La delocalizzazione impoverisce i lavoratori italiani
LA LANEROSSI DI PIOVENE ROCCHETTE
DELOCALIZZA IN ROMANIA. I CONTI IN ROSSO LI PAGANO SEMPRE I
LAVORATORI
L’annunciata
chiusura della Lanerossi di Piovene Rocchette, rilevata qualche anno fa da una
società partecipata dal gruppo Marzotto e dal Gruppo Verzoletto, non scuote
solamente l’Alto vicentino. Nonostante già un anno fa alcune preoccupazioni si
erano ventilate tra i lavoratori, i vertici aziendali avevano garantito che non
ci sarebbero state conseguenze sul piano occupazionale. Invece quasi 130
dipendenti stanno per entrare nel tunnel dell’apertura del processo di
mobilità.
<<
Quando i numeri sono in rosso e i conti non tornano ci sono pochi discorsi da
fare – spiega il coordinatore vicario del
Pdl scledense e dirigente provinciale Alex Cioni. Però questo è l’ennesimo
segnale di un sistema economico pieno di contraddizioni perché se un'azienda
per sopravvivere è costretta a delocalizzare per contenere i costi, facendone
pagare il prezzo salato ai lavoratori, cioè alle fasce sociali più esposte,
soprattutto in questa fase tremenda di crisi per l’occupazione, è lampante che
le fondamenta su cui si sono poggiate molte delle convinzioni economiche di
questi ultimi anni sarebbero da ripensare >>.
<< Ci vorrebbe la volontà politica di lavorare prima
di tutto per gli interessi nazionali – sottolinea Cioni -, mentre siamo
costretti a subire logiche di interessi economico-finanziari transnazionali che
non guardano al benessere dei popoli ma al mantenimento dei privilegi di pochi
sulla pelle di molti>>.
Ufficio stampa
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