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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

IMMIGRAZIONE. IN DIECI ANNI L'ACCOGLIENZA DEI SEDICENTI PROFUGHI CI E' COSTATA MEDIAMENTE 35 MILIARDI DI EURO, EPPURE A SINISTRA SOSTENGONO CHE I MIGRANTI CI PAGANO LE PENSIONI E LA SANITA'



Nella migliore delle ipotesi ci definivano xenofobi, nella peggiore ci accusavano di razzismo. Eppure avevamo ragione.​ Gli effetti devastanti delle politiche dell'accoglienza attuate da tanti e troppi governi italiani sono divenute tante metastasi sparse nelle città italiane.​ 
Se l'Italia ha indubbiamente bisogno di persone per le note ragioni dovute alla glaciazione demografica, deve essere chiaro che ciò che complica una ordinata e regolare gestione dei flussi regolari sono proprio gli ingressi illegali.
Oltretutto, il Governo italiano, come qualsiasi altro Stato al mondo, ha il diritto-dovere di far entrare sul suolo nazionale chi rispetta determinati criteri associandoli ai bisogni interni del sistema economico e sociale.​ 
E' incontestabile che la gran parte delle decine di migliaia di falsi profughi arrivati illegalmente negli ultimi 10 anni sono per lo più fonte di problemi, oltre che un costo non più sostenibile per la finanza pubblica.​ 
A sinistra, oltre alla follia di rilanciare lo "ius soli", si ostinano a ripetere come un mantra che gli immigrati contribuiscono al pagamento delle pensioni o della sanità.
Esilarante se non fosse che furono proprio i governi del Pd e loro alleati a tagliare i fondi destinati al Servizio Sanitario Pubblico aumentando contestualmente le spese per l’accoglienza.
Ecco qualche cifra per inquadrare meglio la questione: al netto dei costi del degrado e della criminalità d’importazione difficilmente quantificabili, negli ultimi 10 anni i contribuenti italiani hanno pagato mediamente 3,5 miliardi di euro all’anno per l’accoglienza degli immigrati (solo costi diretti), ovvero 35 miliardi in 10 anni.​ Cosa voglio dire: il Governo di centro destra guidato da Giorgia Meloni è l'unico argine politico alla dottrina immigrazionista delle sinistre italiche ed europee.
Eravamo e siamo consapevoli che non è una partita facile da vincere, ma coloro che si aspettavano i "mitra spianati" sulle teste dei migranti, rammento che l'alternativa all'attuale governo sono sempre loro, cioé quelli dell'accoglienza senza se e senza ma.


​Alex Cioni
Dirigente provinciale di Fratelli d'Italia



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