IL GRUPPO CONSILIARE DI FRATELLI D'ITALIA INVIA UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI PER IL CONTRIBUTO CONCESSO DAL COMUNE ALL’EVENTO REAL FEST: "SE L’ASPETTO POLITICO E’ CHIARO, CI INTERESSA VERIFICARE SE SUSSISTA O MENO UN DANNO ERARIALE ALLE CASSE COMUNALI. PER MOLTO MENO I CIVICI SCATENARONO UNA POLEMICA POLITICA CONTRO IL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA E LA SCHIO NUOTO"



I civici al governo della città prelevano qualche migliaio di euro dal bilancio del Comune per finanziare il “Real Fest”, l’evento organizzato in Fabbrica Alta dagli attivisti del "Centro Sociale Arcadia". 
L'ex assessore alla Cultura Barbara Corzato recita la parte del pesce in barile quando sostiene che “la richiesta è arrivata dall’associazione Agorà e non da Arcadia”. La vicesindaco sa benissimo che l'associazione di promozione sociale Agorà è uno specchietto per le allodole utilizzato dai collettivi dell’estrema sinistra riuniti nel centro sociale Arcadia. 
Lo sa bene in quanto sono i medesimi soggetti ad avere in gestione il capannone di proprietà comunale denominato "CSA Arcadia" ottenuto attraverso un bando pubblico confezionato nei fatti su misura per loro. Non è quindi la prima volta che Corzato si prodiga per favorire gli attivisti dell’estrema sinistra scledense con il beneplacito dell'intera maggioranza.
All’inizio dell’anno Valter Orsi sollevò una polemica politica per i 10 mila euro che la società sportiva Schio Nuoto regalò nel 2020 a Giacomo Possamai per finanziare la sua campagna elettorale alle elezioni regionali. Se si poteva discutere sulla opportunità di assegnare un contributo economico ad un politico da parte di un’associazione che gestisce un bene pubblico per conto del Comune, nonostante si trattasse di soldi donati da un’associazione privata autorizzata dalle leggi vigenti, risulta però poco credibile la buona fede della contestazione se poi si assegna del denaro ad un gruppo politico prelevandolo dalle casse pubbliche. 
Per come la vediamo noi, se si è coerenti con le contestazioni sollevate a Eberle e al centrosinistra, e se si è rigorosi nell’applicazione dell’art. 4 del “Regolamento per la concessione di benefici economici e materiali”, non si può recitare la parte del pesce in barile impiegando con disinvoltura i soldi dei contribuenti scledensi per attività riconducibili ad una parte politica violando il principio di imparzialità nell'uso delle risorse pubbliche. Per questa ragione abbiamo inviato un esposto alla Corte dei Conti per verificare se ci sono i presupposti per un danno erariale alle casse comunali.
Al netto comunque dell’aspetto tecnico e normativo, la vicenda va inquadrata prima di tutto sul piano politico come i civici di Marigo e Orsi fecero nei confronti di Eberle e della Schio Nuoto lo scorso gennaio.
Come non ricordare la partecipazione dell’attuale sindaco Cristina Marigo ad un corteo promosso lo scorso novembre dai medesimi collettivi di estrema sinistra e il patrocinio concesso agli stessi collettivi per degli incontri tenuti al Faber box a beneficio, si fa per dire, degli studenti delle scuole superiori. 
Quando i fatti evidenziano delle precise scelte politiche, insistere nella recita del pesce in barile come fanno gli esponenti di Noi Cittadini al governo della città da dieci anni, non è solo un atteggiamento poco dignitoso verso sé stessi, risulta particolarmente irrispettoso nei confronti dei cittadini

Gianmario Munari
Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Schio


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