Schio. Centinaia le richieste di Reddito di Cittadinanza ma il Comune ha attivato un solo progetto utile alla collettività per un beneficiario del sussidio


In merito al Reddito di Cittadinanza di cui sono beneficiari i cittadini residenti a Schio, il consigliere del centro destra Alex Cioni aveva chiesto se il Comune ha attivato i Progetti Utili alla Collettività (PUC) quale strumento messo a disposizione dal legislatore per i Comuni. Questi progetti permetterebbero al Comune di contattare il beneficiario del sussidio per impiegarlo in lavori socialmente utili per un minimo di 8 a 16 ore alla settimana. Sulle 344 richieste di Rdc del 2019, 267 del 2020 e 134 dell'anno in corso << ad oggi è stato avviato un solo progetto che interesserà una persona >> - precisa il consigliere.

<< Prima di qualsiasi giudizio tombale sul Rdc, la serietà impone di esaminare con dati alla mano chi sono i beneficiari del sussidio dal momento che, al netto dei furbetti e dei ladri, ci sono persone particolarmente fragili per le quali il sussidio diviene essenziale per sopravvivere. Nell'interrogazione ho chiesto di avere soddisfazione ad alcuni quesiti posti per comprendere lo status di disagio delle persone che hanno ottenuto il contributo pubblico. Devo invece prendere atto - sottolinea il consigliere - che dalle inconsistenti risposte avute alla mia interrogazione, i Servizi sociali del Comune si sono completamente disinteressati del tema sostenendo che è il Comune di Thiene ad essere l’ente capofila dell'Ambito Territoriale Sociale >>.

Cioni fa presente però che << il percorso di accesso al Rdc dovrebbe invece costituire un livello fondamentale delle politiche sociali del Comune permettendo all'ente pubblico di disporre di un sistema complesso ed approfondito di informazioni circa lo stato di povertà e precarietà dei propri cittadini >>.

Nel ricordare che in città ci sono numerosi volontari (nella foto qui sopra) che nei fine settimana si ritrovano volontariamente a pulire le aree verdi e le piste ciclopedonali della città, il capogruppo di SchioCittà Capoluogo ed esponente di Fratelli d'Italia, sollecita quindi l'Amministrazione << ad esaminare in modo più avveduto e serio questo strumento >>. << E' solo un esempio - concludo Cioni - ma è del tutto evidente che ci sono dei lavori che possono essere svolti da queste persone, offrendogli così la possibilità di restituire alla società l’aiuto ricevuto. Invece, per come mi è stato risposto all'interrogazione, non v'è dubbio che al momento prevale il disinteresse del Comune verso coloro che beneficiano del sussidio, palesando​ ​un atteggiamento​ censurabile​​ visto che​ stiamo parlando di denaro pubblico proveniente dalle tasse degli italiani​​ >>.
 

 

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