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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

VIDEO/CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO. NONOSTANTE IL VOTO UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE, PREVALE L'ITALIA DI CAPORETTO

 
Non senza polemiche il Milite Ignoto ha ricevuto all'unanimità dal Consiglio comunale di Schio la Cittadinanza Onoraria. Bocciato l'emendamento alla delibera proposto da Alex Cioni con il quale chiedeva di cassare un passaggio ritenuto << ipocrita e incoerente con la finalità del provvedimento >>.
<< Ho votato a favore della delibera per senso del dovere, nonostante sia stata scritta male aprendo, come avevo previsto, ad interpretazioni storiche a dir poco vergognose >> - spiega il capogruppo di SchioCittà Capoluogo ed esponente di Fratelli d'Italia. 
<< Le sinistre hanno precisato che assegnare la Cittadinanza Onoraria al Milite non vuol dire celebrare la vittoria, bensì aprire solo una riflessione sui quei drammatici avvenimenti. Bel modo di onorare i Caduti. Di mio ho ricordato sommessamente che celebrare i Caduti non vuol dire amare la guerra, rammentando che l'intervento fu, tra le altre cose, il compimento dell'unità nazionale per la quale combatterono anche illustri italiani irredentisti e socialisti come il trentino Cesare Battisti. Ancora una volta - ha concluso il consigliere del centrodestra - è prevalso lo spirito antinazionale e sabotatore del 1915 delle sinistre italiche, le quali ancora oggi abbracciano l'Italia di Caporetto con l'intento di sminuire il sacrificio dell'Italia di Vittorio Veneto >>.
 

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