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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

OGGI SI COMMEMORA IL 40° ANNIVERSARIO DELL'ASSASINIO DI JUAN IGNACIO. I PATRIOTI EUROPEI CHIEDONO GIUSTIZIA!


La notte del 12 dicembre 1980, veniva assassinato un giovane leader politico di Madrid.
Il 28enne Juan Ignacio González Ramírez venne raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco, esplosi con tecnica da professionisti: il primo colpo al petto, i successivi due alla testa.
Tutti i telegiornali dell'epoca intitolarono la notizia: "Leader di estrema destra assassinato a Madrid".
Da lì sono susseguiti i tentativi per confondere l'opinione pubblica.
Nei telegiornali s'insinuò che il crimine poteva essere "uno scontro tra fazioni fasciste", un "regolamento dei conti"; la Polizia li assecondò: "nessuna ipotesi è esclusa".
Il GRAPO (Grupo Revolucionario Antifascista Primero October), organizzazione terroristica marxista molto attiva in quegli anni, asserì in un comunicato la sua estraenità al delitto.
40 anni dopo, l'omicidio rimane irrisolto.
Forse non sono state poste le domande giuste per individuare gli autori.
In primo luogo: Juan Ignacio non è stato ucciso perché era giovane o perché era di Madrid. Perché era alto o basso, biondo o scuro, ricco o povero, grasso o magro ... Juan Ignacio González Ramírez è stato assassinato per essere un falangista e leader di un'organizzazione giovanile, diciamo bellicoso e irascibile.
La domanda giusta non è tanto chi l'ha ucciso, quanto perché è stato ucciso.
Questa domanda è fondamentale: se sappiamo dove è stato tramato l'omicidio, ergo la paternità intellettuale, ne troveremo anche gli autori materiali.
Il "perché" avrebbe dovuto essere il fulcro delle indagini. Se fosse stata una "questione tra fascisti" la Polizia l'avrebbe risolta in 24 ore.
Non ci vuole molto per immaginare i titoli ...
Non fu neppure l'estrema sinistra. Chi poteva essere così interessato allora alla scomparsa fisica del giovane leader?
E dico bene: scomparsa fisica. Perché non bastava "toglierlo di mezzo" con un'accusa più o meno inventata e una condanna al carcere. No, dovevano "toglierlo di mezzo".
Perchè mai?
Poche settimane dopo l'assassinio, i baffi più famosi di Spagna, alla testa diun distaccamento della Guardia Civil, avrebbe preso d'assalto il Congresso nel bel mezzo della sessione di investitura, prendendo in ostaggio i deputati e annunciando l'imminente presenza di una "autorità militare".
In attesa e in preparazione di questo golpe, destinato a non riuscire per l'intervento del re, c'era una trama sofisticata che tendeva a salvaguardare le istituzioni del cambiamento. Dal 1977, esistevano degli apparati civili che facevano tutti i lavori sporchi a quello scopo. Tutti.

Associazione in Memoria di Juan Ignacio
Juan Antonio Lopez Larrea

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