CONTROLLO DI VICINATO, FACCIAMO CHIAREZZA DOPO LA BOCCIATURA DELLA CONSULTA DELLA LEGGE REGIONALE: NON CAMBIA ASSOLUTAMENTE NULLA


La Corte non ha bocciato il "Controllo di Vicinato", ha cassato la legge regionale in quei passaggi dove si ravvisano delle incongruenze tra competenze dello Stato e le Regioni.
La Consulta ha tuttavia PRECISATO che NULLA VIETA alla legge statale di disciplinare direttamente il fenomeno del Controllo di Vicinato, già oggetto, del resto, di numerosi protocolli di intesa tra prefetture, comitati locali e comuni, in varie di parti del territorio nazionale.
La Consulta ha difatto sancito il principio di sussidiarietà orizzontale definito dall’articolo 118 della Costituzione di PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILIZZAZIONE DEI CITTADINI rispetto all’obiettivo di una più efficace prevenzione dei reati, attuata attraverso l’organizzazione di attività di supporto alle attività istituzionali delle forze di polizia.
Il CdV esisteva in tante zone d'Italia ben prima della legge regionale del Veneto.
Da questa sentenza l'istituto del Controllo di Vicinato non ne esce delegittimato, come qualcuno in malafede vuole far credere, ne esce casomai rafforzato.
 
Alex Cioni

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